martedì 24 aprile 2018

L'incensazione


Mentre sorgono come funghi film, serie tv sui boss colombiani, El Chapo, ultimo della lunga serie Escobar, divinizzando questi demoni che dovrebbero invece cadere nel giusto oblio, ecco il film di Sorrentino sul Pregiudicato nostrano che, sia chiaro, non è da mettere in riferimento con i succitati, ma neppure necessiti di ulteriore incensamento. 
Mettetela come volete ma un film in due parti creato da un regista di fama come Sorrentino è un lasciapassare per ulteriori scorribande di colui che non vuole lasciare assolutamente la presa, per scopi palesemente personali. 
Se è vero, ed è vero, che l'ex presidente del consiglio pagò a suo tempo la mafia, il suo regno è quello dell'oblio, la sua condanna è il ridimensionamento dei suoi affari, delle leggi preparate a misura per evitargli la galera, la nascita di una giusta e sacrosanta legge sul conflitto di interesse, in gestazione da circa vent'anni. 
Ed invece questo film lo riporrà tra gli eroi del nostro tempo, affascinando giovani ed anziani, lo stereotipo di lui nascente ammalierà altri allocchi, trasformandolo, in parte lo è già, in modello vincente su norme e doveri sanciti dalla costituzione. 
Come non ammirarlo quando evade? Come non invaghirsi mentre compra senatori, modifica leggi, accorciando prescrizioni, ideando legittimi impedimenti, creando parentele tra minorenni e zii egiziani? 
Indomito, evitante critiche anche feroci, egli continua ad imperversare sui media di sua proprietà, mutando in nonno giocoso la sua micidiale arsura politica, l'applicazione della regola, purtroppo quasi sempre vera, decretante che ogni essere umano ha un prezzo sfanculante i sani principi, che l'arrivismo si concretizza attraverso amicizie, ricatti, soprusi, smancerie, falsità. 
Ecco perché il film di Sorrentino risulta essere una marcia in più verso la beatificazione di un modus operandi che ristagnerà nella società per decenni e che solo una rinnovata opera culturale potrà, dopo un percorso ostico, rimodulare diritti e doveri nella nostra nazione strattonata dall'Era del Puttanesimo così indecorosamente.   

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