martedì 12 dicembre 2017

Tendete l’orecchio!


Roboanti, altisonanti, fragorose. Come, non le sentite? Eppure se tendete bene le orecchie in direzione Roma, qualcosa dovreste udire! Sono le risate dei nostri eletti che stasera, in stile carbonaro, brinderanno ai loro vitalizi salvati dalla fine certa, annunciata dallo strumento musicale del disastroso Pifferaio Magico di Rignano, giocoliere e fromboliere senza eguali. Come non ricordare le gesta epiche, le giaculatorie, le incensazioni dei suoi adepti allorquando la Camera approvò la legge sui vitalizi, con lo strombazzo assordante di nuovo che avanza, di rottamazione dei privilegi, di fine della casta politica?
Ed oggi invece capiamo, scopriamo, per l’ennesima volta, che tutto faceva parte del solito canovaccio oramai sgualcito: far approvare qualcosa di fastidioso alla Camera per poi farlo disperdere nei meandri polverosi del Senato e nel contempo, attraverso proni e servili media, strombazzarlo come ratificato.
A noi non resta che, mogi mogi, annuire candidamente, accettando sottomessi l’ennesima presa per il culo, pronti però a ridestarci animosamente allorché, con la nuova legislatura, altri, che poi saranno gli stessi di oggi, non annunceranno ai quattro venti ennesimo tagli, riforme e nuove manovre equilibrate che ci porteranno emotivamente a sperare in paese migliore e, soprattutto, più giusto.

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