martedì 29 agosto 2023

Anche Luca…


di Luca Bottura

Ora vi racconto una bella storia italiana, ma anche un po’ belga.
Siamo nel 2020, Francesco Fourneau è un promettente arbitro che finora ha sempre diretto in serie B. Al settimo gettone in A gli affidano, come capita spesso a chi ha esordito da poco, l’incontro tra una squadra molto piccola (il Crotone) e una molto grande (la Juventus).
Fourneau dirige in modo magistrale. Assegna un rigore netto per fallo di Bonucci in piena area. Poi Federico Chiesa entra a martello su un avversario, Cigarini: espulso. Infine l’arbitro annulla, dopo lunga analisi al Var, un gol di Morata in fuorigioco. Finisce 1-1.
Tre decisioni corrette, ma tutte contro la grande squadra.
Ne nascono polemiche furiose, Fourneau viene mandato a fare il quarto uomo in serie B e la sua carriera subisce una decisa frenata.
Siamo a ieri. Juve-Bologna. La Juve reclama un rigore per un contatto in area, di quelli che in effetti a squadre come la Juve spesso si danno. Non c’è niente, Di Bello va avanti. Poi chiedono un rigore per un “mani” di Lucumì che però è in caduta e ha il braccio appoggiato a terra: non è rigore. Quindi viene annullato, dopo accurata revisione del video sul campo, un gol per fuorigioco che andava cancellato d’acchito visto che l’uomo in posizione irregolare era sulla traiettoria del tiro.
Poi… poi Iling Jr. falcia Ndoye a un centimetro dalla porta: rigore e rosso diretto, ma stavolta Di Bello si fa di nebbia. Dovrebbe richiamarlo il Var: è un errore così clamoroso che… Solo che sarebbe il quarto episodio “contrario” alla Juve.
Al Var c’è Fourneu. Che tace. Tra le tante possibili opzioni, c’è che abbia imparato la lezione.

Nota bene: questo non è un post “contro la Juve”. Potrebbe valere per molte altre squadre. È un post sul fatto che il Leicester, anni fa, avesse giocato da noi, invece che vincere la Premier sarebbe arrivato sesto “ma tanto alla fine gli episodi si compensano”.

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