giovedì 14 luglio 2022

Ciao Eugenio!



Mi avvicinò all’amore per il quotidiano già nel 78 e, ricordo, per me molti articoli pubblicati sul suo giornale erano enigmi manifestanti la crassa ignoranza che ancora mi porto dietro, figlia di svogliatezza ed insensatezza adolescente. E quella pagina di cultura m’appassionava oltremodo, quasi come venissi catapultato in un pianeta lontano. Ricordo un suo articolo a difesa del mitico Enrico, in cui intercalava ritmicamente la frase “per noi che comunisti non siamo…” e i suoi quotidiani commenti che leggevo con a fianco un dizionario, scoprendo la beltà della nostra lingua. Strenuo difensore della propria indipendenza, combatté quasi da partigiano il tentativo d’assorbire il suo giornale da parte del Guappo. La canizie lo ha ammorbidito oltremodo, sfarinando alcuni principi che in epoche passate mi aveva convinto fossero dogmi. Resterà tuttavia un grande del giornalismo italiano, volato via con la fortuna, tenacemente conquistata, di essersi fatto trovare vivo al non rinviabile appuntamento di oggi. Ciao Eugenio!

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