Novavax funziona (ma non si usa)
di Maria Rita Gismondo
Sussurriamo, per non disturbare le aziende che fino a oggi ci hanno fornito i vaccini anti Covid-19, che anche negli Usa il Cdc (Centro statunitense per il controllo delle malattie) ha approvato il vaccino Novavax, per l’uso negli adulti. Sarà distribuito e disponibile fra qualche settimana E, malgrado il quasi assoluto silenzio, in Italia, l’Aifa si è già pronunciata favorevolmente lo scorso 22 dicembre. Sono trascorsi più di sette mesi, ma il suo utilizzo stenta ad affermarsi. Nei report vaccini della Presidenza del Consiglio, risulta che sul totale di 141.971.225 di dosi distribuite, delle quali somministrate 138.943.026, quelle (distribuite) Novavax sono 1.023.000. Altre fonti riferiscono che ne sono state utilizzate solamente qualche decina di migliaia. Perché? È un vaccino che aveva creato attese, perché diverso dal punto di vista della sua composizione basata non sulla tecnologia genica ma su quella dei ricombinati proteici, utilizzando la proteina spike del virus Sars-CoV-2. Come spesso troviamo in altri vaccini, è presente un adiuvante, cioè una molecola che riesce a potenziare l’effetto immuno-stimolante del principio attivo. Si tratta del cosiddetto Matrix-M, che contiene estratti di saponina dalla corteccia dell’albero di Soapbark, originario del Cile. Lo schema di vaccinazione prevede due dosi per via intramuscolare, a distanza di 21 giorni. I dati oggi disponibili riferiscono una copertura immunologica di 6 mesi. Dopo tale periodo è consigliabile una terza dose, che innalza ancora di più tale immunità, anche di 4-6 volte. Effetti collaterali, fatta eccezione qualche transitoria reazione locale, praticamente nessuno. Il vaccino Novavax non solo è in grado di prevenire la malattia grave o moderata nel 100% dei casi, ma anche l’infezione al 90%, effetto che, seppur atteso, non ci hanno dato gli altri vaccini. Ci aspetteremmo festeggiamenti e fuochi d’artificio! Da informazioni pervenute, che meritano approfondimento, pare che ottenerlo negli hub sia molto difficile. Eppure con in giro un virus molto infettivo sarebbe utile un vaccino che finalmente previene l’infezione.
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