Alla fiera rionale a cui tutti partecipiamo ansimanti, non
poteva mancare lo scempio incutente paura e fobie, armi necessarie a chi sogna
di vederci per sempre proni.
Guardiamoci intorno: migranti, ladri, spread, manovra d’autunno,
default, lo sfaldamento dell’attuale Europa.
Ci credono ancora in balia dei loro aliti, questi signorotti
del nulla, che bramano continuità per auto foraggiarsi di potere e di altro che
ben immaginate.
Da “ce lo chiede l’Europa” al pericolo sovranista, senza
passare dal via.
Che a ben vedere il paradiso molti lo hanno già trovato: prendete
Gin Tonic Juncker: sapete quanto guadagna al mese? 32000 euro lordi! Avete capito bene:
trentaduemila euro mensili!!!
La nostra cara Europa ha stabilito di spendere in quest’anno
ben 9,943 miliardi di euro in stipendi per alimentare il caro, a loro, regno
della burocrazia. E poi la Mogherini anch’ella sui 32.000 euro lordi al mese. E
lo stesso il carissimo Moscovici che ne agguanta 27mila.
E i funzionari? Almeno 5mila viaggiano con stipendi lordi
oltre i 10mila euro.
L’idea di Europa unita è sacrosanta. Ma non di questa,
fornace di burocrati intenti a sodomizzare popoli in nome della cultura
finanziaria corrente che privilegia pochi a scapito dei restanti che sono la
maggioranza.
Occorre quindi tenere fede e barra dritta, non lasciandosi
intimorire da nessun afflato di fobia che quotidianamente tentano di renderci
nervosi, irritabili, sfiduciati nel futuro. La manna che scende nei cieli di
Bruxelles è per pochi. Le difficoltà, le strette di cinghia sono per noi
perché, ripeto, all’orizzonte non si staglia nitido il bene comune, bensì l’ormai
celeberrimo appropriamento indebito di poche lobby, eterne e rigeneratesi
ogniqualvolta cambi un vento, una brezza, un rivolo di aria che vorrebbe
cambiare obiettivi.
L’Europa ha bisogno di gente seria e integerrima in grado di
ridurre spese e favori a pochi.
Sta tutto qui. E votando domenica non dobbiamo far altro di
ricordarcelo nella cabina elettorale.
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