Strano, molto strano questo sondaggio. Eppure a veder bene i presupposti non ci sarebbero: esclusion fatta per il Pontefice, grande uomo, attorno a lui vediamo persone integerrime, autentici fari illuminanti il sentiero. La cosiddetta Santa Sede ha lavato, e forse continua a lavare, oltre i peccati anche i denari frutto di crimini e motore della grande criminalità, rappresentata non dall’ometto in calzamaglia nera con chiavi al seguito, bensì incravattato, profumato e impegnato a veder grafici borsistici nel regno tecno-rapto imperante. E ancora: la mancanza di una diga frangiflutti anzi, frangideviati da posizionare all’inizio della carriera ecclesiastica, in grado di respingere tutti coloro che nella talare non vedono altro che gozzovigliare importunando minori. Ed infine: tante supercazzole su carità ed affini assolutamente inconciliabili con simboli, segnali e stili di vita consoni al proprio credo. Un cardinale vive in media in un appartamento di 200 mq, avvinghiato a bisso e comfort. Come può essere che si possa seguire parole di accoglienza, di fratellanza proferite da uno che necessita di skateboard per spostarsi in bagno? Piccoli segni certo, ma punta d’iceberg di quel clericalismo riottoso sfociante in un’alterazione dell’ortodossia sconfinante nel becero tradizionalismo dagli altari rigirati per un irritante durezza di cuore, simbolo della fobia di perdere privilegi terreni.
Se la percentuale di calo è così contenuta lo dobbiamo solo agli uomini e alle donne, e sono tanti, che hanno scelto di vivere veramente alla sequela del Maestro. Papa Francesco compreso.
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