martedì 26 febbraio 2019

L'ultimo di un'infinitesima percentuale


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Rappresenta la percentuale di esseri umani che hanno posato i loro piedi sul nostro satellite: dodici su (un calcolo approssimativo prelevato da riviste para scientifiche tipo Focus) 115 miliardi di uomini e donne che dall'inizio della vita hanno calcato il suolo terrestre.
Su Netflix ho guardato, sin ora solo in parte a causa di Morfeo, un film documentario, "L'ultimo uomo sulla Luna", incentrato su Eugene Cernan, il dodicesimo essere umano a lasciare il suolo lunare, al momento l'ultimo. 
Erano le 05:40 UT del 14 dicembre 1972. Prima di lui sul LEM salì il suo compagno d'avventura Harrison H. Schmitt il quale, benché dodicesimo a scendere sulla Luna, risalì a bordo del LEM prima di Eugene, che a mio avviso temporeggiò per venire ricordato come l'ultimo, per antonomasia colui che spegne la luce. 
Eugene è morto nel 2017 a Houston; di lui mi rimarrà lo sguardo che all'inizio del film rivolge, davanti alla sua tenuta agricola, al nostro satellite: un mix di orgoglio, di malinconia, di soddisfazione sfociante nel pensiero lettogli nelle pupille: "io lassù ci sono stato, essendo uno dei fortunati dodici uomini a cui la sorte ha serbato un'unicità, un'effusione d'immortalità, un indelebile ricordo per aver calpestato quel satellite oggetto da sempre di attenzione, di dolcezza, di affetto da parte dei rimanenti 114.999.999.988 apparenti alla specie.  

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