martedì 7 marzo 2017

Non per le mie orecchie


Capita a volte che Virgin Radio sparisca dalla sua frequenza ed io rimanga solo con la manopola in mano, alla ricerca di qualcosa che possa sostituirla decentemente. 
Di radio che trasmettono solo rock, purtroppo, non ce ne sono altre. Di conseguenza, in ufficio, mi tocca sperimentare altre realtà radiofoniche, tendenzialmente rivolte al pop, di cui, me ne dolgo, non sono un grande ammiratore.
Stamani, durante l'assenza di segnale, ho ascoltato una canzone nuova dell'aggiustatore di rime Max Pezzali, che scrive in versi come io l'aramaico. Poi è arrivato lui, Gigi D'Alessio l'istigatore di acufeni che al confronto sono migliori della sua insalata di note. Indi Robbie Williams, sdolcinato ed incolore interprete di come il mieloso può rendere sdolcinato persino il curaro. Ogni tanto smanopolavo alla ricerca di Virgin, ma l'emittente latitava. E siccome senza note musicali al lavoro mi sento fuori luogo più che Chico Marx in una tragedia Shakespeariana, ho rimodulato con la speranza di cogliere qualcosa, per me, di decente. 
Nulla da fare: alcuni frequentatori dell'ultimo Sanremo, levati immediatamente di torno per il bene delle mie coclee, alcuni gruppi pop scatenanti voglie di erigere pannelli anti acustici e tutta la massa degli incontinenti musicali, tendenti al romantico con gradazioni autolesionistiche. 
Infine, tra giubilo e commozione, ecco ripresa la sintonia! Un piacere immenso, un'amaca per le mie orecchie, una saporosa rivitalizzazione sinaptica, tra U2, AC-DC e Rolling. 
Viva sempre e per sempre, il Rock!      

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