Quando arrivano le navi in un grande porto,
l'apparenza del probabile scontro tra alcune di esse, viene risolto comandando
la rotta di una sola. Così è nel mondo politico attuale, con un Presidente dei
Consiglio Genty Fantasmino che pare abbia timore pure della sua ombra e non si
capacita che un suo Ministro dello Sport, Lampadina Lotti, sia indagato. Genty
non fa nulla, per non irretire il Figlio del Babbo e la pletora dei leopoldiani
annichiliti dalle vicende scoperte sul maxi ed appetitoso banchetto della
Consip.
La tromba d'aria ha divelto tegole, padri
costituzionali in pectore e per fortuna spazzati via dall'esito referendario,
vedasi Verdini e la sua condanna in primo grado a nove anni.
Che fare?
Come districarsi nel tentativo di capire?
C'è anche qui il metodo portuale di cui sopra: basta
osservare le future gesta di uno solo, l'Immarcescibile per antonomasia, colui
che sta alla poltrona come Bertone alle misure catastali. Sempre al comando,
subdolamente, democristianamente, sfuggente, silente, amico ma già progettante
coltellate alla schiena, lui il faro dell'immobilismo, la speranza per coloro
che fino alla fine vorrebbero continuare a farsi i cazzi propri a spese nostre,
mai polemico, mai sopra le righe, sempre dietro il tendone teatrale a preparar
copioni, a rileggere battute, a mirar lontano per capire il nuovo che avanza,
con la sella sempre a portata di mano per bardar il futuro ronzino e con lui
continuare nella cavalcata epocale sulle nostre povere spalle. Seguite lui e
capirete non solo come andrà a finire, ma addirittura chi sarà il successore di
Fantasmino Genty.
Per il bene della democrazia, naturalmente!
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