Il 9 gennaio saranno dieci anni dal giorno in cui le Muse, da sempre smanianti di differenziarci dal resto del Regno, decisero di scoccare il dardo voluttuoso dell'Ingegno nel cuore e nella mente di un uomo solo al comando, capace di arrivare con il lampo accecante accanto alle vette invalicabili del Futuro. E quel genio presentò il Mattone dell'eleganza, il concentrato dello strabilio, il nettare del progresso sconvolgente assiomi e tendenze, abitudini e tempistiche, ripercorrendo e riproponendo una nuova versione dello Spartiacque tra il prima e il dopo, vissuto già in tempi lontani dallo sconosciuto che, dopo varie sgranate dentali, decise che le componenti all'estremità del carro di pietra che lo coadiuvavano nel trasporto del materiale, necessariamente avrebbero dovuto assumere forma sferica, scoperta questa che ha permesso, decine di secoli dopo, di poter ricevere intonso nelle nostre mani il Manufatto geniale, il Bignami delle migliori sinapsi sgorganti da mente umana, l'oggetto divenuto simile al Metro custodito a 0 gradi a Sévres vicino a Parigi quale unità di misura unica di riferimento, il prototipo per le successive imitazioni più numerose di quelle della Settimana Enigmistica, insomma: buon compleanno IPhone e grazie ancora Steve!
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