Decenni, decenni passati a vedere un uomo solo in tolda, quel Camillo Ruini simbolo della collusione della Chiesa Italiana con l'agghiacciante, pornografica e simbolo di corruttela che fu la tribù del Puttaniere. Decenni, da Loreto in poi, a trovarsi strade meditative, organizzative e innovative sbarrate da quei, si lo possiamo finalmente dire, lo gridiamo ledendoci le corde parlanti, da quei cazzo di "principi non negoziabili" di mefitica ruiniana memoria, paravento per innumerevoli azioni contrarie al Vangelo, perpetrata dalla losca banda paonazza di quei tempi, ove tra un comunicato alla "cazzo&campana" Cei confondente e mischiante fedi e codicilli al fine di appannare, per farsi gli affaracci propri, i soliti "poeracci" i quali, aggrappati agli ami in bisso, credevano, nonostante tutto, nella Chiesa del Ruini per pochi (e rigonfi di mammona)
Decenni di inviti ad orientarsi politicamente verso chi pagava meglio, infarciti di antitetiche manifestazioni spiazzanti buonsenso e decenza, vedasi i Family Day organizzati contemporaneamente alle Cene Eleganti ove la donna veniva attorcigliata ad un palo lap dance e di movimenti spirituali mutanti in organismi cristianamente modificati per sollazzarsi all'ombra di tresche economiche molto vicine alla malavita organizzata, sempre naturalmente infarcita da pateravegloriaetorapronobis!
Madamina anch'egli, se pur in tono minore, ha proseguito sulla strada dell'eccellenza pro-loro, tra incensi e differenziazioni, tra accordi sottobanco e privilegi per pochi, tra un dire distante anni luce dal fare, più che Salvini da una politica corretta.
Tutto questo, compreso Madamina Bagnasco, è stato sfanculato ieri dal Pastore Argentino in quel di Firenze.
Coadiuvato da Madonna Semplicità e Madama Carità, Bergoglio ha spinto la pietra sepolcrale chiudente vergogne e ricordi fuorvianti.
Come? Con queste parole:
" Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non dobbiamo essere ossessionati dal potere, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso”.
Confesso di sentirmi come coloro che uscendo dopo una lunga tempesta, gioiscono al profumo della campagna rinvigorita dalle piogge.
E fortunato di vivere accanto a quest'uomo che definirei, lo ha tirato fuori lui ieri come simbolo positivo, il Papa alla don Camillo!
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