venerdì 27 novembre 2015

Siamo circondati!


Non bastava Halloween! 
Non bastava vedere branchi di infoiati in nero con le domande idiote su dolcetto o scherzetto! 
No, non eravamo ancora sazi di queste inquinanti americanate!
Ecco arrivare il Black Friday! 
Roba da toccarsi i coglioni! 
Black Friday ovvero occasione unica per comprare altre cianfrusaglie con sconti, a detta dei mandanti, eccezionali! 
E allora via con corse fameliche, onnivore verso l'affare! 
Babbani che si sono comprati cellulari oramai da museo della tecnologia a prezzi fantastici, a detta loro, che hanno l'unico pregio di svuotare magazzini di Gatto&Volpe sparsi in ogni dove.
E' il capitalismo, bellezza! 
Trovano sempre più nuove modalità per inchiappettarci, per farci tornare a casa col dubbio di aver fatto l'affare o aver porto il fondoschiena ad una nuova penetrazione. 
In questo Black Friday si vede gente sbavante entrare come posseduta dentro a negozi che allettano con sconti astronomici ed uscire festante con scolapasta, vestiti della nonna, foulards ignobili, Tv obsolete, pc dell'età del bronzo, sfavillanti scarpe in puro cartone. 
Un'altra gemma verso la corsa all'acquisto fantasmagorico, con all'orizzonte già profilarsi il magico Natale orgasmico, tronfio di paccottiglia per amici o nemici trasformati in amici solo sotto le strenne. 
Sto invecchiando? 
No! 
Sono gonfio di questa corsa senza limiti, di questa inutilità portata a essenziale, a questa annuale presa per i fondelli dove quattro giorni prima compri un capo ad un prezzo che a gennaio, mese dedicato al saldo, compreresti ad un terzo meno! 
Ci mancava il Black Friday a completare questa, a mio parere, "rompitura" di coglioni inaudita! 
E senza fine né fondo!
Buon Natale!  

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