Dormiente più che Giuliano Ferrara dopo una cena
adiposa e di-strutto o di un pomeriggio dei delegati FAO post-buffet a parlar della
fame del mondo, tranquillo nella sua inoperosità più di Neto vice del vice di
Buffon in porta juventina, ho dovuto risvegliar da un riposo cispaiolo quasi
eterno il mio cellulare muletto, non avendo per qualche giorno a disposizione
l' IPhone in riparazione post caduta nel cesso; un minuscolo Nokia pre-età del
bronzo, con funzioni vitali simili a quelle della Picerno ossia sms e
telefonate.
L'assopito, destatosi improvvisamente, ha manifestato meraviglia,
quasi godendo dell'evento voluto dagli dei.
Ho notato che stava tentando di
auto modificarsi in telecomando tv per rifarsi una nuova vita, dopo aver avuto
problemi alcolici, dal fatto che, provandolo e chiamando un numero a caso,
ascoltavo la voce dell'amico in modalità "Bernardo Servo di Zorro",
con ampi spazi vuoti e rumori gutturali tipici di Bersani quando, fingendosi
incazzato, minaccia di lasciare il partito, oramai non più di sinistra.
Resosi conto di essere stato preso con la tastiera nel
sacco il cell mi ha scritto questo messaggio
"Vai a pensare che uno possa
buttare un iPhone nel cesso! Dovevo
rifarmi una vita!"
Ho aperto la finestra pronto al lancio, mentre il
cell, più veloce di Verdini in un caveau, ha ripreso a funzionare regolarmente.
L'ho soppesato, rimirato, mentre cercava di darsi un tono, gonfiando il petto
su applicazioni obsolete che oramai non farebbero presa neanche su Orfini.
Ad un certo punto ci siamo scritti:
"La smetta di toccarmi il torace che soffro il
solletico!"
Sono abituato al "touch" che ci posso fare?,
gli ho risposto stizzito!
"Uffa! Perché mi passa pollice ed indice in
questo modo?"
Credevo di allargare il testo!
"Insomma! La pianti! Non ho faccine! E sono affari
suoi se mi ha fatto inviare "te rutto poghi isdandi sul cazzo di cuella
stornajhjka" all'Accademia della Crusca! Non ho il correttore!!!"
Ho la certezza che questa diverrà una convivenza
difficile: quando lo estrarrò fulmineamente dalla tasca, mi anticiperà con un
triste "Non ho la fotocamera" mentre, ne sono certo, passerà a pochi
metri un UFO con a bordo extraterrestri ebbri dopo una notte passata in disco..
cioè in casa loro!
Oppure nel momento di relax post bagno o pranzo, mi
ricorderà di non avere Facebook, WhatsApp, iBook, edicola, giochi seri, meteo,
connessione, insomma una ceppa di niente!
Spero che questo distacco da "Colui" che
detiene una parte di me, sia breve e mi fortifichi... anche se a dire il vero
già mi vedo comporre il 42161 guardando la scatola vuota con la mela morsicata,
ascoltando il canonico "sono le ore 14 e 17 minuti - sono le ore 14 e 18 minuti -
sono le..." con il Nokia sconsolatamente indignato ed inviperito per il tempo che passa, tipo Marina Ripa di
Meana ad una prossima sfilata degli "Angeli di Victoria Street".
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