Li accomuna il parlare strano.
Uno ha la
"evve" francesina, leggermente ammosciata, al punto da tonificarlo
sino a divenire un borghese. L'altro ha la "effe" multipla, alla
Gatto Silvestro.
Ricorda nella parlata il Buster Keaton che abbiamo insediato
sul Colle più alto.
Fausto e Niki, potrebbero dal nome essere coppia comica
e forse lo sono stati, hanno svolazzato sul panorama politico italiano
ergendosi a difensori dei deboli, a combattenti delle ingiustizie. A volte,
solo raramente, sembrava quasi recitassero un copione che garantiva loro
privilegi impensabili agli udenti i loro moti rivoluzionari.
Fausto un giorno,
tra una supercazzola e l'altra, assurse verso il terzo scranno più nobile della
Repubblica, quello di Presidente della Camera. Un inusuale incarico per un
compagno del suo stampo. Gli amici ed i simpatizzanti furono fieri di aver tale
battagliero spadaccino in cotanto ruolo istituzionale.
Niki invece dalla
Puglia lanciava rossi strali contro la discriminazione, auspicando l'avvento di
una sinistra egualitaria, di un rispetto per i lavoratori che ancora manca e forse
mancherà per sempre. Venne poi sorpreso a fare il ridanciano con chi a Taranto,
in nome del lavoro, assassinava operai e bimbi per rimpinguare sino a
scoppiare, le enormi tasche familiari.
Fausto, terminata la legislatura, prese
il malloppo che gli spettava in quanto Presidente della Camera, agguantò la
pensione non certamente simile a quella che compagni inferiori riescono a
percepire dopo 40 e passa anni di fatica, ammesso che rimangano in vita e sparì
dalla scena politica per ricomparire in feste, dibattiti, incontri, apericena
assieme a tanti compari che ancora non credono al fatto che vi sia gente che si
alza alle 5 per andare al lavoro; Cortina, case principesche, caviali del
Baltico, furono i suoi nuovi compagni.
Niki ieri è andato dopo dieci anni in
pensione, 5.187 euro presi, anzi acchiappati all' età di 56 anni, dieci in meno
di una comune persona.
Fa un certo effetto vederli in tale stato sfiorante il
ludibrio. Intendiamoci: di esempi nel settore ve ne sono già stati, vedi
Baffino che ha preso anch'egli un 200 mila di congedo e ha una pensione ancora
maggiore; quello che fa cascar braccia, falci e martelli è aver trovato la
risposta ad un vecchio canto degli anni 70, cantato anche da Fausto e Niki, già
in possesso della risposta:
"Come mai, come mai, sempre in culo agli
operai?"
Ah! Averlo saputo al tempo!
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