Come si proteggerà dal malocchio, dai fulmini piombanti da ogni dove, dai vaffanculo pirotecnici che come aurore boreali stanno colorando l'alba intorno a lui, povero dipendente ecologico mandato da qualche "Carlo Rubbia" comunale alle 6:30 di un sabato chiudente ottobre a raccattare foglie con il cannone ad aria più rumoroso di un techno Dj pipparolo ed infoiato dalle "bombe" che gli sobbalzano davanti al ritmo (parola grossa) del rumore che sta producendo?
Mistero! Al contrario del luogo corporale ove tutti insieme, mentalmente, gli avremmo riposto il cannone, identico pertugio del suo nume tutelare di palazzo civico, uno Zichichi in riva al Lagora!
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