mercoledì 11 ottobre 2023

L'Amaca

 

Un ringraziamento a Letizia Moratti
DI MICHELE SERRA
Forse per rifugiarci nelle piccole cose di casa nostra (le piccole cose di una piccola casa), si prende atto con soddisfazione dell’ingresso di Letizia Moratti in Forza Italia, con un ruolo importante, e dando come prima motivazione di questo passo politico «il legame con Berlusconi».
Sono passati pochi mesi da quando si discusse se candidarla al governo della Lombardia come leader del centrosinistra. Sono tra coloro che, banalmente, non capirono perché. Mi chiedevo per quale sofisma, oppure idea geniale, oppure trucco dalle gambe corte, si dovesse chiedere a una valente signora berlusconiana di rappresentare gli elettori di centrosinistra; e agli elettori di centrosinistra di votare per una valente signora berlusconiana. Qualcuno spiegò a quelli come me, politicamente sempliciotti, che per vincere si deve sfondare al centro. Benone, a patto di stabilire, per chiarezza ma anche per non farsi venire la labirintite, dove finisce il centro e dove comincia la destra. La politica non è cartografabile con precisione, ma nemmeno è una coperta da tirare all’infinito, e da qualunque parte.
Adesso bisogna ringraziare la signora Moratti per avere infine, autorevolmente, posto fine a quella stramba discussione. La sua casa è il partito di Berlusconi. E a meno di voler sostenere che per vincere, lungo gli anni del suo smarrimento, la sinistra avrebbe dovuto candidare come premier proprio Berlusconi, l’intera impalcatura della candidatura di Moratti come alternativa alla destra si rivela per quello che era: una cosa senza senso. Non solo poco “di sinistra”. Poco ragionevole.

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