sabato 31 dicembre 2022

Fine d'anno travagliato

 

Un fioretto per il 2023

di Marco Travaglio 

La situazione politica alla fine di questo orribile 2022 è la seguente: la destra dice puttanate (l’ultima è la “Giornata Nazionale dei Figli d’Italia”: e i cognati niente?) per coprire le porcate che fa; il centrosinistra attacca le puttanate e le porcate della destra perché non può più dirle e farle lui. Così, salvo rarissime eccezioni, nessuno ha più la credibilità per dire o fare alcunché.

L’altroieri, primo giorno di applicazione della porcata Cartabia (votata da tutti i partiti ora in Parlamento, tranne FdI e SI), è stato scarcerato e scagionato Simba La Rue, il trapper arrestato per aver picchiato e sequestrato con quattro complici il collega Baby Touché. Non perché ritenuto innocente, ma perché sia le lesioni personali gravi e gravissime sia il sequestro di persona rientrano fra i reati “minori” incredibilmente previsti dalla ministra draghiana come non più perseguibili d’ufficio dai pm, ma solo su querela della vittima (come pure il furto aggravato e altre quisquilie). Siccome Baby Touché non ha querelato i suoi aggressori, il giudice ha scarcerato Simba La Rue, che però è finito ai domiciliari per altri delitti di rapina e sparatoria. La porcata non è targata Meloni, ma Draghi. E chi non ha denunciato a suo tempo quelle dei Migliori oggi non ha alcuna credibilità per denunciare quelle dei Peggiori.

La prescrizione, abolita dopo la prima sentenza dalla Spazzacorrotti, torna grazie alla destra propriamente detta al governo e a quella di scorta di Calenda&Renzi. Quando il Conte-1 la cancellò, il Pd votò contro e Repubblica attaccò Bonafede coi vari Cappellini e Cuzzocrea: “manettaro” e violatore della “presunzione di innocenza” (che non c’entra una mazza). Con che faccia attaccano il governo Meloni che la riesuma?

Il Covid torna da dove era partito: la Cina. E Repubblica, come il Pd, tuona contro il governo “No Vax” degli “Hub smantellati, dosi in frigo, 100 morti al giorno, quarta dose solo a uno su 4”. Davvero ha fatto tutto il governo Meloni in due mesi? Il flop della quarta dose è un lascito dei Migliori, che dopo le fesserie del Supergreen Pass e dell’obbligo vaccinale batterono in ritirata già un anno fa, quando Draghi mollò il fronte del Covid per concentrarsi su quelli del Pil, del Colle e della Nato. E levò l’obbligo di mascherina nei luoghi affollati (treni, aerei, bus, metro), cioè la prima arma anti-contagi (i vaccini servono, ma non a evitare i contagi). Quanto allo scandalo degli scandali, “il reintegro dei medici no-vax” in ospedali e Rsa (a corto di medici) con la fine dell’obbligo vaccinale anche per loro, l’aveva deciso Draghi al 31 dicembre: il governo Meloni l’ha solo anticipato al 1° novembre. Con due mesi in più sarebbe cambiato qualcosa? Chi vuol essere credibile faccia un fioretto per il 2023: provi a essere onesto.

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