sabato 4 luglio 2020

Il faro della verità



Santificazione, riabilitazione: le stanno tentando tutte, ma proprio tutte per riportare il loro amato conducator dentro i meandri della buona politica, o per meglio dire, della politica. 
Ma ascoltare queste parole di quel grande uomo che è il giudice Di Matteo, dovrebbe costituire il giusto freno ai tentativi blasfemi dei pennivendoli da lui pagati, al fin di disinnescare il malvagio tentativo di ricostituzione del male italico trentennale. 
Ascolto forzatamente i "suoi" tg dai tempi del regime di lockdown: notavo e noto che a chiosa di qualsiasi avvenimento politico, arrivava dalla Costa Azzurra dove era fuggito con avvenente trentenne al seguito, il commento da padre della patria, lo vorrebbero molti in questa veste, in realtà zar della famigerata Era del Puttanesimo. 
Non ci sono manfrine e moine di sorta che reggano al confronto di questo video: stiamo parlando di uno che, per oltre vent'anni, foraggiava "cosa nostra", rigorosamente in minuscolo per dispregio, attraverso pagamenti avvenuti mediante il fattorino e aggregato esterno mafioso, l'amico fraterno e fondatore di Farsa Italia, Marcello Dell'Utri. 
Basta e avanza questo per disperdere ogni buffetto inviatogli dai vari tg e giornali di sua proprietà. Come non ricordare nomi tragici al riguardo, a partire dall'attuale galeotto Fede, passando per il cultore delle buone maniere Carlo Rossella, quello che disse che nelle cene eleganti si beveva solo Coca light, o quel Liguori che ogni volta che lo vedo, e lo sento, in tv metto a rischio soprammobili e schermo, arrivando sino a Mulé, al povero, perché costretto a scrivere insensatezze a pagamento, Sallusti, alla Gelmini e al canotto rigonfio Bernini. 
Stanno tentando di restaurare il sarcofago attraverso iniezioni di falsità, addirittura qualcuno lo vorrebbe senatore a vita. E c'è uno, uno solo per fortuna, appartenente a quella sinistra, finta e deforme, che come voce fuori dal coro lo sta osannando auspicandone un ritorno in politica per il bene del paese. Chi è? E' sempre lui, l'ex ragazzo d'oro della politica, oggi imbolsito e al trepercento, si, proprio lui, il Bomba per antonomasia. Sogna l'improvvido, dicono voci di palazzo, un'unione col pagatore di tangenti alla mafia. Il che è tutto dire! 
In conclusione, questo video sia faro granitico, stella polare per tutti coloro che, attanagliati dalla barbarie mediatica, tendono a capitolare dinanzi al sopruso culturale riabilitante un pagatore seriale di tangenti alla mafia. 
Il resto sono, al solito, ninnoli per babbani.

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