“civettuole come sorelle più grandi che sorridendo si mettano, per nasconderlo agli estranei, dinanzi a un fratello minore zotico, brontolone e malvestito;”
Potrebbero essere i miei quadricipiti I fratelli minori descritti da Marcel, quando di prima mattina passeggio con sigaro acceso incontrando altri umani impegnati nei salubri, così ci insegnano, esercizi fisici quali corsa e bicicletta. Chissà se diranno quel “dove siamo capitati” vista l’adipe stagnante e quella pigrizia da sempre compagna di viaggio per via dell’osservanza e padronanza in me dei dettami di messer Ozio. Quanti muscoli lascio impigrire, rimpicciolire a causa dell’insano modus operandi? Troppi, quasi tutti, visto che funzionano a pieno ritmo solo l’apparato digestivo, stressato oltremodo. Se avessero un’anima le mie fasce muscolari sarebbero a disagio nell’incontrare altri colleghi impegnati nell’aerobico, nella sana fatica viatico per anni a venire tranquilli e leggiadri. Medito questo, mentre in modalità rigorosamente stantia assaporo brioche e caffè, preludio del post paglia che non sarà atletico, ma che m’attizza tanto, troppo.
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