sabato 25 luglio 2020

Come un gatto attaccato ai maroni




L'acerrimo nemico stravince a Bruxelles e tu, rosicando oltremodo, forse ancora di più del Cazzaro, che t'inventi col giornale guidato dalla tua Confindustria? 
Semplice: cerchi uno spiraglio, un pertugio in grado di riportare quella tensione che un domani chissà, e per questo stai accendendo ceri e lumini a nastro, potrebbe portare finalmente alla tanto agognata crisi, per riportare la tua associazione al centro del tavolo, in attesa del taglio dell'immensa torta in arrivo il prossimo anno da Bruxelles. 
E allora il RancoBonomi spara il titolone, mettendo in bocca al ministro dell'economia il dubbio che la cassa comune cominci a scricchiolare e di conseguenza il famigerato Mes, essenziale. 
Ma a RancoBonomi non gliene frega nulla sia del Mes e della ipotizzata crisi di liquidità statale. Sa bene infatti che quel prestito è il ganglio scatenante l'ira dei pentastellati e, conseguentemente, i marosi tra loro ed il PD. 
RancoBonomi usa quindi la stessa tattica degli anni passati, tanto rimpianti da tipi come lui, dove tutto appariva libero da scelte e decisioni, ed invece solo pochi potentati, supportati dai giornaloni dell'epoca che poi sono gli stessi di oggi anche se molto depotenziati, ci indicavano la rotta da seguire, agguantando il malloppo e lanciando brioche a noi babbani. In pratica il sistema tecno-pluto-rapto-finaziario, bignamicamente per quelli alla bonomi per intenderci.

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