Eccolo! Era tanto che non ne vedevo una tipologia così particolare, la più fetente. Si è lui, il Signorotto Lombardo, colui che si ritiene padrone di ogni cosa e, soprattutto di ogni luogo.
Ipercoop di Sarzana, pranzo alla pizzeria. Mi sento affiancare e scrutare da lui, ignaro del significato della parola coda, che accosta a quegli ingorghi in strada che lui pensa essere formati apposta dalla società autostrade per farlo divertire e che scavalca magistralmente a bordo del suo Suv, alluppandosi come un macaco del Madascar.
È molto intelligente, sopraffino; infatti capisce dal mio inizio di gorgheggio e dal movimento del diaframma che lo sto per mandare a fare in culo e s'accoda.
Tratta la moglie peggio di un fervente adepto dell'isis e gli ordina quello che fare con una perentorietà paragonabile a quella del generale Custer. Lo osservo ordinare e se non fosse che l'ho già catalogato, penserei che sia il padrone del locale accortosi di un clamoroso ammanco. Una voce secca, scattante senza i fronzoli, così la chiamano da quelle parti e siccome dicono di lavorare sempre è perdita di tempo, dell'educazione.
Potrei sbagliarmi ma questo Signorotto potrebbe appartenere a quella razza che in autostrada inizia a lampeggiarti da quando è ancora in garage!
La poveretta al suo fianco viene rimbrottata anche per il fatto che immette CO2 nell'atmosfera con il proprio respiro.
Alzandomi vedo nel suo sguardo la rabbia per non averci tutti ai suoi ordini, unica via per un mondo migliore. A detta sua.
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