venerdì 27 maggio 2016

È per la privacy


Poi ti fanno venire un prolasso in nome della privacy, ti fanno compilare e firmare fogli, recitando ruoli di corretti ed integerrimi. Se mandi a ritirare gli esami del sangue da un parente, pretendono copia del tuo documento, firme e ci manca il riconoscimento della retina e le impronte digitali. È la privacy bellezza! Come qui nell'ex ospedale militare, ora usl: ogni tanto esce una volantina e urla un nome e poi con voce da soprano si rivolge al chiamato di turno con domandine riguardose e preservanti la riservatezza medica del tipo: 
"lei? È diabetico? No? Pressione alta? Prima porta a sinistra!" 
"Chi deve fare visita cardiologica? Lei? Prende il Coumadin?" 
Deontologicamente perfetta! Ci manca che urli "chi ha il morbo di Parkinson? Chi evacua color curcuma? Chi ha battuto il record di flautolenze? Chi scatarra vermiglio?" e sarebbe da Nobel!
Ma è la privacy bellezza!

 

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