domenica 29 maggio 2016

Eccezione


Mica vero quel che sentenzia Schopenhauer (vorrei chiarire che non sono tanto acculturato da citarlo perché ne abbia letto opere o tantomeno discusso di lui ad una verticale di Krug come fanno certi intellettuali, specialmente di sinistra, per darsi tono e scroccar provvigioni mentre, attorno al loro gracchiare, ideali fondanti sinistra e visioni di uguaglianza, vengono calpestati come merde di vacca ancora fumanti e da essi completamente ignorati, tra un prosit ed un ruttino post bollicine, per lauto compenso o scrivania in mogano. Mi è capitata una sua frase, in Cosmo di Michel Onfray (si questo lo sto leggendo ed è un gran bel libro))
Che diceva lo Schop? "Il desiderio non mantiene mai le sue promesse."
Mi permetto di contraddirla Schop! 
E ritorno per questo ai pensatori moderni, a certi critici sbarcanti il lunario, a questi fruitori di visibilità per posizionare grani d'incenso sull'altare al dio Ego. 
A questi sudditi del magnetismo deviante proprio pensiero, per il potere di turno.
In particolare la frase di Schop mi focalizza su uno, l'Eterno Scocciato, uno che ha sempre quell'atteggiamento tipico di chi, dopo una corte spietata ad una gnoccona epica, dopo aver speso denari in regali e cene, fortune per poterla conquistare, mentre lo schiocco della giarre sentenzia che il momento bramato (più che un neurone dalla Picierno) parrebbe finalmente giunto, costui viene rapito nel bel mezzo da un'invasione aliena.
Non è mica vero, filosofo Cacciari, che il desiderio non mantenga le sue promesse!
Dopo che lei ha annunciato di votare Si alla riforma costituzionale anche se, a detta sua, è palesemente una puttanata, avevo un grande desiderio, promettente pace e rilassatezza con me stesso: mandarla a cagare!
E dopo che l'ho fatto, il desiderio ha mantenuto le aspettative!
Scusa, Schop!  

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