domenica 15 marzo 2020

Ecco la Rubrica!



Giorno 2
In casa sono arrivate due entità, senza ch'io avessi richiesto nulla: Mister Ozyo e Madame Laboriositè.
Ne è scaturita la solita diatriba tra bene e male che oramai, lo confesso, mi ha stancato oltremodo. 
Mister Ozyo assomiglia molto alla figura di Papà Goriot del libro di Balzac, come me lo raffiguro io naturalmente.
Madame Laboriositè invece pare la gemella della mai rimpianta Margaret Thatcher. Senza chiedermi nulla si è messa ad ispezionare la casa facendosi più volte il segno della croce. 
Il signor Ozyo invece, spaparanzato in poltrona, ha subito approfittato per spararsi una micro-pennica, sono un suo devoto discepolo in merito e ne riconosco le bellezze intrinseche. 
"Questa casa sembra essere stata svaligiata - ha tuonato Margaret/Laboriositè - ci sono bicchieri su ogni ripiano, il bagno sembra un mercato marocchino, la sala è ridotta come se avesse ospitato una convention di ipovedenti, la cucina ricorda quelle da campo del periodo bellico!"
"Signora, mi scusi. A parte che non l'ho invitata. Tengo a precisare, e Mister Ozyo non può che confermarlo, che in determinati periodi quello che conforta anime contorte quale sono io è l'attuazione del celebre "Metodo Brado", lasciarsi andare facendo quello che più aggrada: tv, libri, spuntini/spuntoni, penniche, mega penniche, rimirar soffitti, sbadigli tipo ippopotamo, musica, beveraggio bovino, mega navigate in versione Costa Crociere sul web."
"Ma perché non imbianca almeno la casa che sembra un'antica cappella annerita dalle candele dei fedeli?"
"Ci sono le ditte apposta per questo" bofonchia lo zio Ozyo. 
"La smetta lei di contraddirmi e si alzi che sembra colpito da ictus!"
"C'è tempo, con calma. Ora sonnecchio ancora un po'"
Li ho lasciati alle loro diatribe e mi sono messo a pensare ad un fatto che reputo veramente incredibile: non troppo lontano da noi infatti vive, respira, parla e, ahimè, comanda, uno degli imbecilli più colossali di tutta la storia dell'umanità, quell'ipo cerebrale con della saggina scompigliata in testa attualmente primo ministro albionico che non nomino per disprezzo, il quale con quella cazzo e strampalata idea del gregge, di far cioè entrare in autostrada Covid-19 dentro ogni meandro isolano, annunciando pure che se ne andranno molti deboli, principalmente anziani, mentre l'economia, che non possono rallentare avendo scelto di uscire, per fortuna, dall'Europa, deve continuare a generare lucro, altrimenti i sudditi di Betty saranno spacciati.
A questo babbano della malora auguro di campare, di arrivare al 2034 almeno, quando avrà compiuto settant'anni e che magari in quell'anno arrivi un parente di quello che ora abbiamo tra i coglioni, che so UltraCovidMegaRaptor e che il premier di quei tempi, avvisando Boris, decida di imitare le scelte attuali dell'idiota in saggina, con il demente, oramai in dentiera, che supplicandolo, lo pregherà di fermare lo scempio al grido "no, non lo fare! Scherzavo, ahahaha, ma non hai capito che allora scherzavo?" di frankesteiniana memoria. E naturalmente nel 2034 ci sarà sempre Betty che sghignazzerà alla grande, intenta come sarà a preparare il duecentesimo compleanno! 
Verso le 12, visto che qualcuno aveva proposto la flash mob con tanto di sacrosanto applauso dai balconi in onore del personale medico e paramedico che sta soffrendo per noi, ho aperto la finestra, dimenticando l'arcigna filosofia tanto cara agli spezzini, riassunta nel motto "amenbattoerbelin!"
Ho agito e per un momento ho temuto che una signora in piazza, vedendomi applaudire da solo, stesse per chiamare il 118 per un ricovero d'urgenza con conseguente TSO.
Nel pomeriggio ho constatato di essere caduto nella modalità d'apprendimento "Orogel", nel senso di minestrone in cervice: mancandomi dei paletti, essendo allo stato brado, ho iniziato a guardare alla Tv un "Terminator" per poi interrompere e andare su Rai Play alla ricerca delle vecchie produzioni, scegliendo "I Promessi Sposi" di Sandro Bolchi, col risultato di miscelare inopinatamente, aspettandomi l'arrivo dal futuro, condito da fulmini e rumori cupi, del cyber sul viottolo ciottoloso su cui Don Abbondio incontra i Bravi. 
Un altro aspetto da sottolineare è quello delle fake: ci sono cialtroni sul web che accalappiano tenere cervici promettendo vittorie sul virus trangugiando mega spremute di arance, minimo dieci, vitamine in compresse ingurgitate senza decenza. Nel mio condominio gira voce che un altro metodo infallibile sia quello di mangiare gli spaghetti in piedi su una gamba sola cantando, dopo ogni forchettata "ambarabacicicocò tre civette sul comò.."
Un signora anziana mi ha chiesto se la potevo aiutare, visto che usando il bastone ha difficoltà a seguire la regola. 
Un'ultima cosa: non so se ve ne siete accorti, ma abbiamo tra noi anche il Coniglio Sarcofago, ma si quello che un tempo per farsi i propri interessi aveva sedotto quasi tutta la penisola, ma dai! Il Puttaniere, il Pregiudicato, quello che fece credere a tanti, troppi, che Ruby fosse la nipote del mai rimpianto Mubarak!
Ebbene è scappato in una delle sue innumerevoli villone che gli abbiamo permesso di depredare. E' in Costa Azzurra che dice ai soliti babbani che l'ascoltano "che è un periodo buio e che ce la faremo" dove per faremo intende al solito la pollastrella di turno. A proposito: ha lasciato la Pascale e si è messo insieme a tale Marta Fascina, alla quale il mondo scientifico, una volta superata l'attuale crisi virale, ha promesso di aiutarla nell'affannosa ricerca di almeno un neurone, attività sponsorizzata naturalmente da Acqua Lete. 
Mi astengo, è domenica tutto è chiuso e non saprei dove andarmi a confessare, di dire la mia sul gioco lombardo di Fontana che continua ad ombrare, sminuire l'attività del nostro grande Premier.
L'arrivo di Bertolaso invece lo commento domani. A volte, si sa, ritornano. 
(2-continua)

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