sabato 28 marzo 2020

L'Isola Mento - giorno 15




Ieri la giornata più luttuosa dell'epidemia in Italia, più di 900 morti, molti di loro spirati in solitudine, lontano dai parenti. Ricordiamoli un attimo.

-----
-----
-----

Sul fronte degli eventi si delinea sempre di più la tragedia americana dove la sanità è un bene privato. Vien da pensare, per fare un po' i populisti, che se spendessero una buona parte di quanto buttano nel cesso in armi, circa 700 miliardi all'anno, forse le cose migliorerebbero! 

Meghan ed Harry han deciso di trasferirsi a Los Angeles. Sai a noi che K.. ce ne frega?

In Europa, si fa per dire, unita tutti contro Angela per tentare di convincerla a non usare il nodo scorsoio del Mes in questa fase così drammatica. Avrà mica il calendario ancora sintonizzato nel 2019?  

I segni dei tempi: Feltri che loda la Raggi. E ho detto tutto! (cit.)

I poveri calciatori forse si taglieranno gli stipendi. Mi commuovo quasi nell'apprendere che Cr7 non potrà più guadagnare 31 milioni all'anno. Ma molto meno! Sing! Spicca l'idiozia dello juventino Douglas che dichiara "giusto far sacrifici" dove per sacrifici intenderà forse evitare l'acquisto della terza Lamborghini? 

Spettacolare il Presidente Mattarella nel fuori onda nel discorso di ieri. Merita di vederlo per assaporarne la normalità.

Per ultimo mi soffermo sulla celebrazione di Papa Francesco di ieri in tempo di epidemia. 
Il Successore di Pietro ci ha condotto per mano semplicemente, senza fronzoli  davanti al Signore per domandare aiuto in questa tempesta. Ci siamo andati spogliati di tutti i vitelli d'oro che da temo immemore reputiamo idoli invincibili, nel silenzio abbiamo riconquistato la certezza della nostra fragilità, della condizione instabile del nostro essere.
Sarà certamente l'Era del Coniglio che si è impossessata di me, ma ritengo questo momento uno spartiacque tra tutto ciò che ho sminuito sensibilmente e che prima consideravo essenza primaria. 

Sofferenza, solitudine, incapacità, inadeguatezza, fobie. Un mix ammorbante e stordente. L'Indulgenza Plenaria concessa da Pietro, come dice Agostino Giovagnoli su Repubblica:

"L’ha resa possibile un decreto della Penitenzieria apostolica approvato appena otto giorni fa “ex auctoritate Summi Pontifici” e “valido nonostante qualunque disposizione contraria”: chi lo ha preparato era ben consapevole della sua straordinarietà, che cambia prassi e tradizioni consolidate. È un decreto che sospende le condizioni abitualmente richieste per la concessione delle indulgenze — confessione, eucarestia e preghiera secondo le intenzioni del Papa — e che la estende non solo a chi si è collegato “attraverso le diverse tecnologie di comunicazione” ma pure “unendosi anche solo spiritualmente, con il desiderio” come è stato detto introducendo la benedizione papale alla città e al mondo, urbi et orbi. La novità che cambia la storia delle indulgenze nella Chiesa cattolica, si legge nel decreto della Penitenzieria, è stata motivata dall’eccezionalità del momento storico “in cui versa l’intera umanità” ed è stata pensata per i malati, per i loro familiari, per i sanitari che li assistono: insomma per una situazione estrema che impedisce il dialogo, l’incontro, il contatto."

E anche una suora di clausura sul Fatto Quotidiano di oggi, umanizza, de-arzigogola la preghiera con queste stupende parole: 

"In un momento così drammatico vorrei comunicare con tutto il mondo, con ogni persona. Nella vostra vita di adesso, perché non pensare a pregare? Come si fa? Ecco cosa ne posso dire: la preghiera è totalmente libera! Si può pregare anche facendo l'amore, cucinando, fumando e facendosi un bel bagno profumato. Unirsi a Dio è la cosa più facile del mondo! Basta entrare in se stessi e cercarlo. Se sarete liberi nel rapporto con Dio, senza formalità (lui le detesta), lo troverete e avrete meravigliose sorprese." 

E sempre di fede, è la prima volta che mi capita, ho letto un confronto tra Farina e Feltri su Libero. 

Renato Farina è un tradizionalista che si domanda perché di questi tempi non si può andare in chiesa a pregare. 
Alcune sue riflessioni: 

Sono in astinenza da messa. Mi sento capace di tutto. Sfondare portali antichi, inserirmi con mantelli dell'invisibilità rubati ad Harry Potter
iL popolo cattolico o no, deve potersi abbeverare alla fonte della grazia, che sta nel tabernacolo. 

ho usato l'aggettivo pio. Con il tempo questo termine che, applicato da Virgilio a Enea, esprimeva audacia;  dai vangeli attribuito alle donne che difendevano Cristo sia via del calvario significava fede coraggiosa, oggi è fatto equivalere al bigottismo. 

Perché non è concesso di accostarsi alle confessioni e al pane eucaristico? 

Vedere la messa in tv è come per un fumatore, consumata l'ultima bionda, accontentarsi della fotografia di Humphrey Bogart in Casablanca con le labbra strette intono a quel tizzone fumigante. 

Feltri, da strano ateo-credente gli risponde così:

Mia nonna Ester pregava sempre, pure quanto accarezzava il gatto o preparava le uova fritte per suo marito. 
Ho messo piede in chiesa poche volte.
Se esistesse davvero Dio non me la sentirei di definirlo buono, uno che ama il suo creato, visto che esso è una macelleria a cielo aperto, dove gli esseri viventi, gli animali e noi, ogni dì sono impegnati a sbranarsi crudelmente onde sopravvivere. Lo spettacolo della natura è meraviglioso se osservato da lontano, però se ti avvicini alla Terra scopri che è un lago di sangue sgorgato dalle viscere dei più forti. 

Dovremmo vergognarci, altro che precipitarci al tempio ogniqualvolta sentiamo l'urgenza di avere un aiuto non si sa bene da chi, né perché Dio ce lo dovrebbe fornire, proprio lui che ci ha condannato a soggiornare in una valle di lacrime. Ciascuno di noi campa qualche decina di anni, poi crepa intubato all'ospedale e si illude di essere comunque immortale, finendo in un ipotetico paradiso che, quand'anche assurdamente ci fosse, sarebbe pieno di deficienti uguali a noi, miliardi e miliardi di anime pronte a fracassarsi i coglioni in eterno, a girarsi i pollici diuturnamente. 
Abbondano materne e rimedi per sfuggire alla realtà, non solamente la cocaina e similari, c'è pure la religione, elegante per non tenere i piedi saldamente ancorati al suolo.     

E per concludere, sempre su Libero, uno stralcio dell'intervista ad Odifreddi, l'ateone per eccellenza in questo caso, a suo modo, scioccante. 

"Se uno scienziato non pensasse che l'universo è ragionevole e caratterizzato da un ordine, non potrebbe fare lo scienziato. Egli cerca indizi di quella Ragione nell'universo ed è convinto che il Logos, come dice Giovanni nel Vangelo, si possa incarnare, dando vita in senso lato alla Ragione universale e, in piccolo, alla ragione umana."

(15. Continua ... Tourmalet permettendo...)  


Nessun commento:

Posta un commento