giovedì 26 marzo 2020

L'Isola Mento - giorno 13



L'Isola Mento 
giorno 13
L'anormalità che inizia a divenir normalità: sveglia all'alba, lettura di giornali, colazione solitaria, lavoro da casa, fobie oramai compagne di viaggio, alcool sparso a gogo a mo' di benedizione, pulizia maniacale del bagno (una volta una pubblicità diceva "adesso ci potete pure mangiare!"), il santo Skype corroborante l'animo, le letture varie, il silenzio, la pennica, il meriggio che mi porta varie tristezze, la cena parlando con la maniglia, la tv infuocata, il divano all'ultimo stadio di sopportazione. Tutte anormalità o nuove e future normalità? Ci sono in giro degli sprovveduti che credono nel ritorno ai riti classici della movida, degli incontri in casa di amici, delle feste nei pub, del mare vissuto in modalità accavallata, i centri commerciali nuovamente pregni di vita. Non credo proprio che ritorneremo a ciò. Il virus non sarà abbattuto, solo reso inerme dalla nostra solitudine. Passeranno mesi prima che il vaccino sia alla portata di tutti, un anno, forse di più. Nel frattempo occorrerà esser vigili, attenti e perché no, pure paurosi: dei bus, dei treni, delle metro, dei ristoranti colmi, della folla.
Finirà l'Era dell'Ostento, inizierà quella più saggia dell'Introspezione. 
I signori del pallone piangono miseria dopo scellerate gesta sfanculanti norme economiche di base. Credo che si dovranno rassegnare alla fine del mondo magico ovattato dove un tempo molti di noi riponevano passione e cuore. 
Di seguito posto alcune frasi dette in tempi che avrebbero dovuto essere già sospetti, da volti noti del mondo sfavillante della politica e del successo mediatico (dal Fatto Quotidiano) 
21 febbraio Attilio Fontana, governatore della Lombardia: “Non chiuderemo le città”.
22 febbraio Matteo Salvini, segretario della Lega: “Ho il diritto di sapere chi entra e chi esce dal nostro Paese. Ascoltiamo la comunità scientifica: blindiamo, sigilliamo i nostri confini. Dio non voglia che nell’800% in più di sbarchi ci sia un solo caso di virus”.
22 febbraio Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli calcio: “Paese assurdo. Ridicolo! Gestito da irresponsabili. Lo stadio? Il luogo meno pericoloso al mondo. Ora chiudiamo tutti gli esercizi pubblici per la paura!”.
22 febbraio Michelle Hunziker pubblica una sua foto i bikini dalle Maldive. Scrive: “Relax”.
23 febbraio a Prato appaiono grandi manifesti promossi anche dalla comunità cinese: “Il coronavirus è solo un brutto raffreddore”, o “l’epidemia è solo temporanea”.
26 febbraio Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, al ristorante con la moglie, Cristina Parodi: “Bergamo non ti fermare! Questi giorni ci hanno messo a dura prova. Le notizie sulla diffusione del virus e le prescrizioni che a partire da domenica hanno limitato tanti aspetti della nostra vita hanno generato un clima di preoccupazione che è andato molto al di là del necessario”.
27 febbraio Donald Trump, presidente Stati Uniti: “I rischi per gli americani sono molto bassi, abbiamo registrato solo 15 casi e tutti i pazienti sono quasi tutti guariti”.
27 febbraio Olivier Véran, ministro della Sanità francese: “Lo ripeto anche stasera, non c’è un’epidemia di coronavirus in Francia”.
28 febbraio Giuseppe Sala: “Milano deve andare avanti”. Nicola Zingaretti va nel capoluogo lombardo a prendere un bell’aperitivo elettorale con i giovani Pd.
28 febbraio Nicola Zingaretti: “Dobbiamo essere tutti uniti. Bisogna sconfiggere il virus e seguire le indicazioni della scienza – commenta durante l’aperitivo sui Navigli – ma ora serve dare un segnale e approvare in fretta provvedimenti per riaccendere l’economia”.
28 febbraio Matteo Salvini: “Riapriamo tutto quello c’è da riaprire: l’Italia è un Paese che soffre ma che vuole ripartire, adesso”. E si fa portavoce di “imprese, artigiani e commercianti”.
28 febbraio l’agenzia di marketing Brainpull realizza un video per l’Unione dei brand della ristorazione italiana: “Abbiamo deciso di fare rete per rispondere al clima di paura. Milano è una città con molto coraggio. Ecco allora la scelta di non parlare del virus, ma di ricordare chi siamo e cosa facciamo”.
28 febbraio Eros Ramazzotti, cantante: “Mi trovo in America da un mese e da qui l’impressione è di un Paese (l’Italia) allo sbando, di gente che si evita come se ci fosse la peste, di ignoranza totale, di cattiveria”. 
Auguri al mitico Ludwig Van Beethoven (oggi nel 1827) che ascolto allorché occorre rifar salire il livello emozionale. 
(13. Continua ... Tourmalet permettendo...)

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