venerdì 3 novembre 2017

Gulp!


Nelle scorribande sul web, mi sono imbattuto in un articolo che trovate a questo link (Clicca per leggerlo) sull'ottimo sito di Lettera 43, che spiega quello che succede al corpo dopo la morte. 

Gulp! 
Bene, non so perché ma ho deciso, e lo rendo pubblico nel caso vi fossero ancora dubbi nel giorno della dipartita, di farmi cremare. 
Si, perché dopo aver compreso l'opera raggelante degli enzimi che continueranno la loro attività, l'inizio dell'autolisi, il disfacimento dei lisosomi, il rigor mortis, il via al macabro banchetto che durerà dai tre ai sei mesi, nel mio caso anche un anno visto la gozzovigliante massa, dopo tutto questo mi è sorto nel cuore un amore sviscerato (sviscerato da viscere!) per "Frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte" (Cantico delle Creature - S. Francesco d'Assisi) 

Partendo dal presupposto che avrei potuto leggere dell'altro, ben sapendo che una volta dipartito tutto cambierà, mutando, al di là di ogni fede, penso proprio che, per evitar di soffermarmi oltremodo sull'arrivo della Sarcophaga Carnaria, con moscerini e scarafaggi al seguito, una bella riscaldata del bello et iocundo sia l'ottimale per bloccare dubbi e timori di ogni genere e sorta. 

Anche perché, visto che dovrò ritornare polvere, almeno eviterò di sfamare quelle piccole carogne beffarde! Tiè! 

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