sabato 18 novembre 2017

Al brado



Ed ecco scoccare all’improvviso una giornata allo stato brado in quel di Pistoia, dopo un rigoroso mea culpa sui ceci, anzi sui scesci, per la nefasta frase “ma a Pistoia non c’è nulla!” proferita sull’invito del medico in famiglia, che c’avea dandà a un simposio toscano, maremma dotta! E nella dinoccolata andatura scopro la bellezza pistoiese, il suo borgo, la sua storia, immerso in quell’affascinante dialetto padre della lingua madre, aspirante “c” per la tipica ed abbacinante cacofonia, con quel “mi garba” effervescente più di una bustina d’Idrolitina versata nel bottiglione d’acqua con tappo rinforzato, con quelle “e” aperte, preludio di Firènze, quel vabbène riconciliante lo spirito, trasformanti la giornata richiamando anche in cuor straniero la “maremma” in ogni anfratto del pensiero. Il programma, essendo tutto brado è in continua evoluzione, ma potrebbe contemplà una capatina a Vinci a cercar nobili neuroni e poi una sbirciatina a Firènze, maremma godente!

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