sabato 2 settembre 2017

2.0


Mentre leggevo la notizia dell'accordo tra i partiti, li chiamano ancora così, del centrodestra per le oramai prossime elezioni regionali siciliane, ho iniziato a nitrire, scalpitando come un barbero tra il canape di partenza del palio senese: il candidato unico Nello Musumeci, ex rettore e assessore alla Sanità durante il governo di Totò Cuffaro, che stava alla legalità come Orfini al Trono di Spade, è quindi appoggiato da Forza Italia, Udc, Autonomisti, Cantiere popolare, Fdi, Noi con Salvini, Cdu e il movimento civico Idea Sicilia. E scorrendo i nomi degli intervenuti alla presentazione del candidato, ossia tra gli altri Gianfranco Miccichè, Gaetano Armao, Raffaele Stancanelli, Saverio Romano, Renato Schifani e Ignazio La Russa, mi sono tanto ansiato da udire nitidamente attorno a me, la colonna sonora di un film della trilogia di Francis Ford Coppola. 
E lo scoramento abissale, tipico di un priore che abbia appena scoperto di aver concesso la principale sala congresso del convento ad un raduno oceanico di milf, nasce dal fatto che gli avanzi di una sinistra oramai comatosa, stiano scimmiottando la stessa politica dei destrorsi, facendo ammucchiata con Alfano per ottenere il pass necessario a partecipare a questa giostra politica 2.0, il Regno dell'Affarismo.
Senza dignità, senza alcuna remora.

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