Paghiamo noi
DI MARCO TRAVAGLIO
Il premier conservatore svedese Ulf Kristersson è sotto accusa per aver ammesso di consultare l’intelligenza artificiale prima di decidere “per avere un secondo parere su cosa fanno gli altri in situazioni simili”. Ma non si capisce in che cosa consista l’accusa: vista la demenza naturale dei governanti europei, un po’ di intelligenza – sia pur artificiale – non potrebbe farci che bene. Se, per dire, Giorgia Meloni avesse chiesto a ChatGpt che si fa di un mandato d’arresto della Corte penale internazionale, avrebbe scoperto che l’Italia è obbligata a eseguirlo, avendo aderito al Trattato di Roma. E Almasri l’avrebbe tenuto dentro. Invece ha dato retta a Carletto Nordio, con le conseguenze a tutti note (fra l’altro, pare che ChatGpt sia astemia).
Ora che Putin e Trump forse si vedranno per mettere fine all’inutile strage in Ucraina, sarebbe cosa buona e giusta se le cancellerie europee chiedessero lumi all’IA sul da farsi. Le ultime notizie da Kiev, viste tutte insieme, sono illuminanti. L’esercito gialloblu sta cedendo alle avanzate russe su quasi tutti i 1200 km di fronte. I reclutatori accalappiano i passanti per usarli come carne da cannone e vengono presi a bastonate. Il democratico Zelensky, dopo aver messo fuorilegge gli 11 partiti di opposizione, scatena le ire della piazza e precipita nei sondaggi di 7 punti in un mese mettendo al guinzaglio le autorità anticorruzione prima che gli arrestino i pochi amministratori a piede libero per la rapina quotidiana sugli appalti militari (cioè sui nostri soldi). I narcos dei cartelli messicani vanno e vengono dall’Ucraina per addestrarsi a uccidere con gli ultimi modelli di droni made in Kiev (sempre con i nostri soldi). Così gli Usa finanziano sia la guerra ai narcos sia l’Ucraina che allena i narcos a combattere gli Usa. Non male. Ma c’è un altro paradosso così paradossale da sembrare uno scherzo. Dal 2026 l’Ue non importerà più gas russo, per comprarlo dagli Usa a prezzo quadruplo e minaccia di sanzionare Ungheria e Slovacchia, che sarebbero “filorusse” perché continuano a rifornirsi da Mosca tramite il gasdotto Turk Stream. Intanto Kiev, otto mesi dopo aver chiuso il contratto con Gazprom e bloccato i flussi di gas russo in Europa attraverso i suoi gasdotti, a luglio ha aumentato gli acquisti di gas russo proprio da Ungheria (+13%) e Slovacchia (+140%), fino al 70% del suo import, grazie a un mega-prestito dell’Ue. Cioè: noi ci sveniamo per non finanziare la guerra di Putin a Zelensky, che però continua a finanziarla con i nostri soldi. Se l’Europa avesse un cervello o se lo facesse prestare dall’IA, comprerebbe il gas russo dall’Ucraina, che lo compra dall’Ungheria e dalla Slovacchia, che lo comprano dalla Russia. Ma, se avesse un cervello, non sarebbe l’Europa.
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