Fuori controllo
di MICHELE SERRA
Chissà se l’indagine interna promessa dall’esercito israeliano sulla orribile esecuzione di quindici operatori della Mezzaluna Rossa approderà alle stesse conclusioni che, grazie al New York Times,sono sotto gli occhi dell’opinione pubblica mondiale: che si è trattato, appunto, di una orribile esecuzione, contro ogni residua regola di diritto e perfino ogni regola di guerra.
Accertato, oramai senza margine di dubbio, che non c’è alcuna proporzionalità (ammesso che quella fosse l’intenzione) tra il pogrom di Hamas il 7 di ottobre del 2023 e la interminabile rappresaglia israeliana a Gaza, con azioni collaterali in Cisgiordania e in Libano; che le decine di migliaia di vittime civili, di affamati, di scacciati, di bombardati possono essere definiti tutti “terroristi” solo da un ideologo pazzo, o da un propagandista cinico; che medici e infermieri sono, sempre e ovunque, il più ingiustificato dei bersagli, e colpirlo è tra i più ignobili dei crimini di guerra; resta da capire un aspetto non secondario di quanto sta accadendo.
La domanda è se le forze armate israeliane siano fuori controllo perché hanno perduto totalmente di vista finalità e regole del loro agire, che almeno sulla carta dovrebbe essere l’agire di uno Stato democratico assediato da settant’anni; oppure se finalità e regole, già in partenza, fossero diverse da quelle dichiarate, e dunque gli effetti stragisti dell’azione israeliana a Gaza fossero già prevedibili o addirittura previsti dal governo Netanyahu. Probabile che sia una domanda che non potrà mai avere risposta. Certo, diventa ogni giorno più difficile non farsela.
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