giovedì 31 ottobre 2024

L'Amaca

 

Aspettare e sorridere
DI MICHELE SERRA
Avendo la convinzione (antica) che esista una spiegazione razionale per tutte le cose, ogni tanto leggo ancora qualche articolo sul dissidio Conte/Grillo e sulla situazione interna dei Cinquestelle. Ma ci capisco poco, forse perché mi manca la chiave politica per decifrare una vicenda che, almeno in teoria, dovrebbe riguardare la politica. Là dentro tutto è diverso e tutto misterioso: non valgono destra e sinistra, movimentismo e governismo, lite sulle alleanze, non vale alcuna delle categorie che fin qui, grosso modo, ci hanno aiutato a capire perché i partiti si scontrano tra loro e perché dentro i partiti si litiga e ci si divide.
In questo senso la storia del Movimento è coerente con i suoi presupposti. C’è, fino dai primi passi, qualcosa di extra-razionale, di emotivo e quasi di esoterico (i vaniloqui galattici del co-fondatore Casaleggio, la mitizzazione del web come “nuovo mondo”) che impedisce ai comuni mortali di orientarsi. Tappa dopo tappa, si capisce solo che l’idea sostitutiva enunciata dal tonante Grillo delle origini (ci sostituiremo a tutti i partiti, di destra e di sinistra) sta funzionando, ma all’inverso, nel senso che destra e sinistra stanno riassorbendo inesorabilmente ilbig bang del 2013, e dunque prima o poi sostituiranno il Movimento.
Nel frattempo è quasi ammirevole la fatica di Schlein, che giustamente si sente in dovere di fare i conti con quella strana creatura pur sempre nata dall’ambientalismo e dalla buona volontà civica (mettersi in gioco in prima persona nella gestione della cosa pubblica non è mai una scelta biasimevole), ma non sa, e nessuno può saperlo, per quanti anni o mesi sopravviverà, cosa diventerà, come vorrà spendere i voti, non pochissimi, dei quali ancora dispone in Parlamento e nel Paese. Credo di capire che la strategia di Schlein sia una sola: aspettare e all’occorrenza sorridere. Anche perché non può fare altro.

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