La mia bohème (Rimbaud 1870)
Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
ed anche il mio cappotto diventava fittizio;
Andavo sotto il cielo, Musa! ed ero il tuo seguace;
I miei unici pantaloni avevano un largo squarcio.
Pollicino sognatore, nella mia scorribanda sgranavo
rime. Il mio giaciglio era sotto l’Orsa Maggiore,
nel cielo dolcemente frusciavano le mie stelle
Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade
in quelle belle sere di settembre in cui sentivo gocce
di rugiada sulla fronte, come vino corposo;
dove, facendo rime in mezzo a fantastiche ombre,
tendevo, come fossero corde musicali, le stringhe
delle mie scarpe ferite, un piede vicino al cuore!
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