Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
domenica 30 aprile 2023
Nella nassa
L'Amaca
sabato 29 aprile 2023
Ci fu!
L'Amaca
venerdì 28 aprile 2023
Daniela e la figuraccia
Daje!
L'Amaca
DI MICHELE SERRA
Ognuno ha le sue piccole fissazioni, una delle mie sono i nazisti di Varese: da anni non mi perdo una sola riga, sui giornali, a proposito dei nazisti di Varese. Mi ha sempre colpito leggere che in quella provincia lombarda ricca di luoghi ameni, e di laboriose virtù, il neonazismo ha radici robuste: c’è una birreria nella quale (con ospiti da tutta Europa) si festeggia ogni anno il compleanno di Hitler. Ci sono circoli e associazioni devotissimi alla supremazia ariana. E omoni barbuti e tatuati che il 25 aprile sono andati a rompere le balle a chi lo festeggia, inneggiando ai caduti di Salò. Un poco come se alla messa di mezzanotte, a Natale, uno facesse irruzione in Chiesa pretendendo che il prete rivolgesse una preghiera a Odino.
Nessuno sa spiegare perché proprio a Varese (che ha un sindaco di centrosinistra, tra l’altro) ci siano tanti nazisti. È capitato così. Potremmo avere i nazisti di Viggiù, o di Pordenone, abbiamo invece i nazisti di Varese.
Bisognerebbe chiedere a John Belushi, meglio ancora agli sceneggiatori dei Blues Brothers, perché, con tutti gli Stati che ci sono in America, abbiano scelto, come nemico per antonomasia, proprio i nazisti dell’Illinois. Magari in Illinois, per davvero, ci sono un sacco di nazisti.
Magari no, era solo la battuta di uno sceneggiatore del Nebraska che, detestando l’Illinois, voleva sputtanarlo: perché niente è sputtanante — lo sanno tutti — come essere nazista.
Allo stesso modo, ogni volta che leggo sui giornali (e capita spesso) dei nazisti di Varese, sospetto che sia qualcuno di Bergamo, o di Alessandria, che ha i suoi buoni motivi per screditare Varese, fingendosi un nazista di Varese.
giovedì 27 aprile 2023
Click!
Ssss non svegliate il Ricoverato!
Piano piano, lemme lemme, per non disturbare il santo Ricoverato, ecco che la Cassazione conferma i dieci anni all'ex sottosegretario all'Economia del governo del Ribaldo, Nicola Cosentino, forzista e signore di quelle aree ahimè martoriate dalla malavita organizzata.
Ma la beatificazione non può soffermarsi davanti a questo squallore, anzi! Sua Beltà sta recuperando le forze, e noi che non auguriamo il male a nessuno, veniamo però assaliti dal solito e urticante dilemma: da Dell'Utri in poi, Farsa Italia è stata un coacervo di collusioni, alcune, come quella di Cosentino, eclatanti. Il patto affaristico dell'Era del Puttaniere, evidenziato da elezioni che premiavano nella totalità il partito azienda di colui che un tempo foraggiava la mafia con pagamento di tangenti, appurato da sentenze oramai passate alla storia, malefica, di questo paese, appare sempre più nitido, concreto, irriguardoso con la nostra martoriata democrazia.
Ma la malattia del capo supremo, al quale auguro pronta guarigione, cancella d'un fulmineamente i presunti loschi affari, provoca amnesie in molti, moltissimi, fino ad elevare al rango di padre della Patria, l'attuale Ricoverato.
Non è così che si rende onore alle tante vittime per mano mafiosa, ad iniziare da loro, Falcone e Borsellino, che lustri addietro intuirono il macabro connubio.
Cosentino ne è la conferma. Triste ed ineluttabile sentenza che appassisce tante nobili gesta di eroi valorosi che tentarono, e tentano tutt'oggi, di rinvigorire questo nostro paese, per spezzare i gangli che attanagliano la democrazia e, soprattutto, la nostra libertà.
Figliuoli
L'Amaca
mercoledì 26 aprile 2023
Studio profondo
L'Amaca
martedì 25 aprile 2023
No? Ah allora…
Se voleste star male..
Ineccepibile!
lunedì 24 aprile 2023
Tomaso e la dilapidatrice
domenica 23 aprile 2023
Nulla è impossibile!
Trasmettente
Selvaggiamente
Meditativo
L'Amaca
Meno male che c'è lui!