mercoledì 7 settembre 2022

Ci vuole coraggio!

 

Faccio schifo: votatemi
di Marco Travaglio
“La peggior legge elettorale che ha visto il nostro Paese potrebbe dare uno scenario da incubo: col 43% dei voti la destra potrebbe arrivare al 70% dei seggi in Parlamento. Quindi un 4% di voti in più a noi consentirebbe di tenere la destra sotto il 55%”. Leggi questa frase e pensi: l’avrà detta il leader di un partito che si oppose alla peggior legge elettorale che ha visto il Paese. Quindi, siccome il 25 ottobre 2017 solo i 5Stelle, MdP (poi LeU) e FdI votarono contro il Rosatellum, approvato con cinque fiducie al Senato da Pd, Lega, FI e i verdiniani di Ala, non si scappa: può averla detta soltanto Conte, o Bersani, o Meloni. Che però è la capa di quella destra che non deve prendere il 70%, quindi il cerchio si stringe: o Conte, o Bersani. Invece l’ha detta Enrico Letta, cioè il leader del partito che la impose per non far vincere i 5Stelle. E l’ha detta per chiedere di votare il Pd che la volle anziché i 5Stelle che non la vollero, per non far vincere Meloni che non la volle.
Il che dà un tocco di dadaismo alle lezioni di coerenza che Letta impartisce agli altri, lui che caccia dal centrosinistra i 5 Stelle perché non hanno votato 2 fiducie su 55 a Draghi e imbarca Fratoianni che ha votato zero fiducie e 55 sfiducie. Lui che provò fino all’ultimo ad allearsi con Calenda, il quale prima si fece eleggere eurodeputato dal Pd, poi tentò di distruggerlo con la scissione di Azione, poi si oppose al Conte-2 5Stelle-Pd, infine alle Regionali e alle Comunali presentò candidati senza speranze di vittoria solo per far perdere quelli del Pd. Lui che rimprovera a Conte di aver governato prima con la Lega e poi col Pd, dimenticando che il Pd ha governato prima coi 5Stelle e poi con la Lega, FI e i 5Stelle. Lui che annuncia: “Il programma del Pd supera finalmente il Jobs Act”, ma il programma del Pd non cita mai il Jobs Act e i suoi contenuti più importanti. Senza contare che il Jobs Act lo volle il Pd, prima col governo Letta (lui, non lo zio), poi col governo Renzi, e lo difese a spada tratta votando contro il dl Dignità dei 5Stelle nel 2018. Lui che esalta il Reddito di cittadinanza, contro cui il Pd votò con FI e FdI nel 2019, sostenendo poi le controriforme Draghi per svuotarlo e promettendone la ”revisione” nel programma siglato ad agosto con Calenda. Lui che promette il salario minimo di 9 euro, proposto dai 5Stelle e bloccato in commissione Lavoro dai mancati pareri del ministro del Pd Orlando. Ricapitolando: il leader del Pd chiede agli italiani di non votare 5Stelle ma Pd per difendere le leggi dei 5Stelle (Rdc, salario minimo, dl Dignità) osteggiate dal Pd e per abolire le leggi del Pd (Rosatellum e Jobs Act) osteggiate dai 5Stelle. Se non è tutto uno scherzo, il Pd ha trovato finalmente lo slogan vincente: “Facciamo schifo, votateci”.

Nessun commento:

Posta un commento