Sono loro e chi se no?
Eccoli i difensori della nostra tradizione, della cultura millenaria cristiana.
Sono loro i demiurghi incontrastati, totem inamovibili che al primo accenno di cedimento, scattano atletici e barricano la possibilità di venir meno della solidità della nostra cultura!
Eccoli già pronti ad impersonare il bue e l'asinello nel Presepe, autentico simbolo di tutti coloro che attendono il Natale come momento di gioia, pace e soprattutto crescita spirituale!
Come dubitare di tali eroi? Come pensare male di questi amici da sempre seguaci di una fede indefessa, di conversioni umili e mai e poi mai di comodo.
Come non levarsi il cappello dinnanzi ad una scuola di pensiero da tempo immemore vicino alla fede dei nostri avi?
Vi ricordate, vero, allor quando il loro fondatore scalava le montagne padane per andar a prendere il mezzo del lavacro, la purificazione dai peccati, l'umiltà della confessione pubblica per una conversione verso i dettati di Madre Chiesa?
Un rito riconosciuto ufficialmente tanto fu pregno di simbolismi cattolici!
Guardate questa foto: il vate che bagna il bue con acqua di Po, esempio altisonante di quanto queste persone fecero e fanno per il bene del nostro Paese, della nostra cultura!
Che fede!
Che rito!
Che bellezza!
Jingle Bells!
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