Sereno e serafico come un corriere GLS in questi giorni vigilari, attendo la prossima settimana con molta titubanza, non foss’altro per il rapporto che ho con il cibo.
Certo, pensare a gestire l’ingolfamento alimentare proprio del Natale è un po’ come attendersi qualcosa di illuminante da uno sproloquio della Picierno!
Le trappole saranno tante e tali da sentirsi già sconfitto prima ancora di iniziare.
Di regola a me funziona così:
Verso i primi di dicembre avverto con gioia l’abbellimento del passeggio, per via delle luminarie e nel contempo ogni desiderio di farmi qualche viaggetto si spegne davanti alla regola scolpita nella roccia, decretante che le feste di Natale vadano passate in famiglia. Norma costituzionale, mai infranta.
Anzi: detesto coloro che a squarciagola, per via dello scopo primario del viaggio, quello di farlo sapere agli altri, annunciano al bar destinazioni marine, isole lontane, sperando di intristire gli astanti. Poveretti! Non nutro invidia, né sbavo dietro a progetti calorici, sabbie rosa, sdraie ed ombrelloni!
Il Natale per me è freddo e camino acceso!
A dire il vero però questo clima inficia un po’ la bellezza delle feste: 12-13 gradi, acquetta saltuaria dal cielo che sembra bava, mancanza dell’amico gelo. E che dire del concetto delle mezze stagioni scomparse figlie di questo meteo, che diventa ovunque motivo di commenti, di percezioni, di tesi sparate da tutti noi, ex commissari tecnici calcistici trasformatici in meteorologi?
Verso il 15 del mese, come ora, s’apre il baratro: i regali! Una frustrazione epica ed annuale che tormenta i normodotati e che, come già ampiamente descritto in un precedente post, genera allergie allo scroto di varia natura!
Anche lì però è nata una stella: sto comprando on-line, ricevo a casa e non devo sottopormi a quelle marce onnivore pullulanti di crampi ai polpacci che prende il nome di “giro natalizio per i negozi”
Ma torniamo al cibo: via via che i giorni passano si moltiplicano le occasioni di deschi offerti o condivisi per festeggiare le feste!
Come riuscire a dire basta?
Impossibile!
Personalmente accetterei inviti propostomi da lavascale, operatori ecologici, società di marketing, frati trappisti, direttori di circhi, musei etc, in quanto non riesco di default ad evitare sedute incantate davanti a cibarie, vini e quant'altro. A volte mi seggo assieme a persone che conosco di vista solo per placare il mio ego, taglia XXXL.
Che ci posso fare? Naturalmente nulla!
Altra spina nel fianco: che tempo farà il 25 dicembre? Se pensate, come credo sarà, che il massimo sia una giornata di sole, non avete compreso lo spirito natalizio!
Il tempo bello porta, demoscopicamente, la certezza che vi sarà qualcuno a tavola, il quale verso le 15 – 15:30, vale a dire nel momento topico dell’abbuffata allorché strutti e gradi alcolici stanno prendendo il sopravvento in psiche per condurvi alla sanissima pennica natalizia, lancerà l’originale idea, bella come veder la Santanchè appena sveglia, di andare a fare una passeggiata!
Volete mettere quelle meravigliose giornate in cui tende a far buio già verso le 13, con tutta quella pioggerellina ghiacciata, quella bruma tipica dell’Islanda che vi terrebbe al caldo anche se Bar Refaeli v’invitasse a prendere un punch in un bar della zona?
Quello è il clima che amo durante gli appuntamenti gastronomici natalizi!
E quest’anno, come detto, la situazione meteo tenderà al bel tempo! Mannaggia!
Via via che si snocciolano gli appuntamenti, Natale-S.Stefano-Domenica successiva, sorge una noia di difficile identificazione, dettata dall'aria un po’ troppo tronfia, dai convenevoli che devi anche esternare alla tazza del cesso, dagli auguri fatti e ricevuti che prima o poi mi porteranno ad assumere una segretaria per evadere le rituali frasi mielose, dalla voglia di far qualcosa rivoltami da tutti quelli che roteano attorno agli eventi e che sempre contesto, fermo e convinto che l’ozio sia sovrano in questi giorni, ozio d.o.c. naturalmente, ossia della tipologia che scarta qualsiasi azione motoria che non sia mascellare e/o di minzione, che ti porta a leggere bugiardini sparsi nella casa per la negazione ad alzarti al fine di acchiappare un buon libro, che ti pervade al punto da non farti distinguere il sonno dal diurno, che ti permea così tanto da rifiutare inviti e proposte allettanti, tramutate istantaneamente in lavori forzati dal tuo ego sollazzante.
E quando arriva Capodanno?
Rifiuto categoricamente pensieri tipo “e un altro anno se ne è andato!”, mi spunta la gonorrea quando qualcuno mi offre forzatamente le lenticchie perché si dice portino soldi, che mi fa incazzare in quanto, se fosse verità a quest’ora, vista la quantità trangugiata nei lustri, oltre a emettere rombi di tuono spasmodici per case e prati, sarei annoverato tra i magnati del mondo al pari di Gates!
Comunque vada, buone feste! E occhio a non esagerare.. nelle passeggiate!
Jingle Bells!
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