Gli amici del disco volante
DI MICHELE SERRA
Le biografie del nuovo personale politico meloniano sono sicuramente lacunose e distratte, a causa della secolare segregazione che ci ha impedito, dolosamente, di conoscerli meglio e diapprezzarli per quanto meritano. In ogni modo, colpisce e diverte la costante vocazione fantastico-esoterica puntualmente segnalata in ogni nuovo astro del sottogoverno nazionale, come se sortissero tutti quanti, nessuno escluso, da un club di Amici del Disco Volante.
Anche di Adriano Monti Buzzetti Colella, candidato a sostituire Marino Sinibaldi al Centro per il Libro e la Lettura, notevole istituzione romana, si legge che è “appassionato cultore di letteratura dell’immaginario, direttore editoriale della rivista di settore Dimensione Cosmica nonché membro del comitato di redazione della Rivista del Collegio Araldico”. Ha inoltre collaborato alla celeberrima mostra romana su Tolkien, ma questo è un merito che deve dividere con centinaia e forse migliaia di intellettuali d’area. Quella mostra, a leggere le numerose personalità coinvolte, è stata una grandiosa opera di massa, sul modello delle Bonifiche Pontine.
Noi non abbiamo nulla contro la fantasy, l’esoterismo, i templari, i marziani, le pulsioni cosmiche, anche se la nostra familiarità con il soprannaturale si ferma al Mago Forest. Ci chiediamo, soltanto: possibile che non ce ne sia uno, tra i Nuovi Patrioti, che sia esperto di Spinoza, o abbia scritto un saggio su Darwin, o più banalmente abbia dedicato la vita, piuttosto che agli hobbit, alle galline, che pure sono decisamente (un uovo al giorno!) il segno del trionfo della materia?
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