E' difficile veder scoccare la scintilla in queste mattine, l'agevolamento ad affrontare il giorno e le sue ritualità, sempre e costantemente uguali, appunto, mancando il guizzo. E' una sensazione personale naturalmente, l'ovvietà mi sta impregnando lo spirito, la debacle della fantasia è campanello d'allarme.
Vivo il tempo che ci è concesso imbizzarrendomi alquanto per ciò che attorno a me avviene, ad iniziare dall'assassinio di migranti avvenuto a Crotone. Si, lo reputo un assassinio della nostra cosiddetta civiltà. E mi incazzo. Principalmente con me, incoerente imbolsito e pure flaccido mentalmente, e non solo. Non si può far finta di niente, non si può immergersi nella noia per certi versi appagante, e nemmeno continuare nella banalità del fiume che scorre senza storia, ritmato da paglie e respiri, cosicché la vita vergognosamente dilapida i suoi secondi, sempre meno numerosi. Non posso accettare che un ministro degli Interni dica cazzate invereconde, discetti da instabile su temi così gravi e tremendamente vergognosi.
Sono morte delle persone, tra cui bambini. Cosa ci dice la coscienza collettiva? L'abbiamo ancora o ne abbiamo agevolato il trapasso soffocandola con la nostra insana e squallida voglia di apparire su Instagram o TikTok?
Mi è capitato di vedere le immagini dell'uscita della bara dalla chiesa degli Artisti dopo il funerale, accompagnato da un enorme numero di cellulari issati per immortalare il momento. Riprendere un funerale per farne cosa? Per guardarlo dopo? Dopo che?
E allora mi pervade una sensazione di resa. Questo mondo mi fa sempre più schifo, mi nauseano gli imbecilli, probabilmente lo sono anch'io.
Bloomer, generazione Z, X, millenians. Non ne posso più di queste cenciose modalità d'approccio. Avverto molto menefreghismo, inganno, invidia, spossatezza mentale.
Mi ribellerò. Con forza e determinatezza.
E a culo tutto il resto! (cit.)
Nessun commento:
Posta un commento