La sciocchezzuola amorosa dei trottolini rampanti, la reazione di Lady Link che ha dato i fiori al baciante il marito, abbacinano sulle reali conquiste o disfatte festivaliere: 1) sono solo canzonette
2) perché cercare filosofiche ragioni dentro ad un contenitore musical pop?
3) il lamento sui giovani sempre chini sul cellulare, è stata spazzata via dall’ossessione per Instagram del direttore artistico, insufflato in questo da Lady Link e i suoi 28 milioni di followers. Non è che sotto ci sia una subdola forma di remunerata pubblicità?
4) “vieni a cena da me? Si? Bene noi mangiamo alle 21, tu suona non prima delle 23. Ti lasciamo il mangiare caldo sul tavolo, ok?” Sembrerebbe un invito ad minchiam, invece è la realtà: la lettera di Zelensky è stata infatti letta alle due di notte, un abnorme sfregio d’educazione che rimarrà nella storia.
5) Il testo della lettera praticamente ci informa che l’Ucraina vincerà la guerra con la Russia. Al di là dell’aggressione dello spietato killer russo, resta evidente che per vincere contro una nazione decine di volte più grande e che possiede circa seimila ordigni nucleari, la canzone di Lezza, arrivato secondo, assume una veste profetica, visto che l’Ucraina dovrebbe dotarsi di armi donategli da americani ed europei: “di noi resteranno soltanto ricordi confusi” - “aiutami a sparire come CENERE!”
Con buona pace degli stolti alla Francesco d’Assisi o Gandhi che predicavano rigetto delle armi e dialogo tra i litigandi. Probabilmente però erano solo canzonette. Buona fine a tutti!
Per ultimo accomodiamoci per assistere alla rancorosa reazione dei fascistelli al potere travestiti da democratici che assalteranno il carrozzone Rai per spazzare via tutti i contrari al loro pensiero unico, in nome di madame Censura, molto stimata da quelle parti!
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