Fermo restando che la guerra porti molti soldi a pochi sciacalli onnivori presenti in ogni epoca sulla sfera terracquea, consapevoli che occorra periodicamente dar mangime alle innumerevoli multinazionali belliche il cui fatturato annuo potrebbe debellare malattie e fame in ogni angolo del pianeta, assistiamo ai preparativi dell'inevitabile prossimo show bumbum che ogni potente che si rispetti erige per incensare la propria immagine ed acquietare i miliardari bellicosi di cui sopra. Fervono i preparativi dello spettacolo di forza e strategia organizzato a 'sto giro dall'ex spia del kgb passato a ruolo di faraone rosso ed immarcescibile: scappano i diplomatici e la corte degli affaristi sempre gironzolanti attorno alle guerre business come le mosche attorno alla merda; si stoppano i voli sul mar Nero, si lanciano messaggi allarmanti per addetti ai lavori; la diplomazia (da sempre una specie di corte arzigogolante fine a se stessa) al solito non serve più a nulla, i tavoli di lavoro, come quello enorme del brigante eliminante avversari teatro dell'incontro con il nipotino di Brigitte, la cui utilità è stata simile ad un peto dentro un hangar prove motori della Boeing; insomma siamo pronti! Mancano solo i pop-corn e a breve rivivremo le scene tipiche degli eventi di lotta di potere vulgo guerra, con i corrispondenti trafelati a narrarci le gesta dell'aggressore e la difesa dell'aggredito di turno, Ucraina oggi, Iraq ed Afghanistan ieri, e poi quei minimi danni collaterali che tanto infastidiscono gli strateghi, con quei bimbi sempre in giro a giocare che per un nonnulla vengono dissolti nel vento, mannaggia queste sviste, ma anche loro però, non sanno che quando c'è la guerra bisogna restare in casa, al buio, senza giocare, aspettando i voli pindarici dei grandi?
Rotea la palla azzurra nel buio silente dell'immensità universale; rotea imperterrita e pregna di rassegnazione al nuovo e probabilmente vicinissimo evento bellico. Ignari di tanta idiozia, probabilmente, intelligenze extraterrestri si staranno domandando cosa cazzo succeda ogni tanto su quel sassolino blu tanto bello, ma quasi insignificante e che c'entrino con l'ordine cosmico quel gruppuscolo di imbecilli, che sul pianeta chiamiamo potenti, da sempre impegnati in segretezze e dietrologie irragionevoli, alimentanti la corsa spasmodica verso il nulla autodistruttivo, cammeo di stoltezza probabilmente unico nello spazio infinito. Addolcisce in parte cotanta amarezza, l'apprendere che pure il ministro Guerini abbia a disposizione mille giovani italiani pronti a partecipare all'inevitabile grande gioco bellico, gioia per pochi e sofferenza per molti, tra cui, speriamo non sia vero ma visto i precedenti temiamo di sì, quei bimbi che avendo l'argento vivo addosso, non sottostaranno alle regole dei grandi strateghi, o meglio, strateghi di stokkazzo!
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