lunedì 29 luglio 2019

Nel paese dei cachi



Se nelle nostre lande, da tempo immemore al servizio di loro maestà, accade un evento terribile, un assassinio di un carabiniere per mano di un diciannovenne tossico americano, alla luce del passato pregno di fatti riprovevoli tipo la tragedia del Cermis del 1998 dove morirono venti persone con i quattro militari americani autori della strage con il loro aereo che vennero subito rimpatriati e dopo un processo farsa, sono scomparsi dai nostri radar, oppure la vicenda altresì ignobile di Amanda Knox, per carità assolta ma resta pur sempre la domandina di chi abbia ucciso la povera Meredith, forse il destino o un fulmine chissà, insomma: alla luce di eventi precedenti fermo restando il nostro grazie eterno per la liberazione dai nazisti, si tocca con mano la sudditanza che da sempre abbiamo nei confronti degli "amerigani"
E la vicenda di questi giorni rischia di finire, al solito, in commedia. In questo paese dove un capo camorra da quarant'anni dietro le sbarre, Cutolo, dichiara che al tempo del sequestro Moro indicò ai democristiani di allora il luogo dove lo statista era tenuto prigioniero, sentendosi rispondere da Antonio Gava di farsi gli affaracci propri, che volete che ci voglia a cercare di annullare, svanire, liofilizzare le prove certe dell'assassinio con atti tanto idioti da suscitare il sospetto che siano guidati da menti a stelle e strisce? 
Si ordina ad un carabiniere di scattare una foto da brividi, uno dei ragazzi al commissariato bendato con sciarpa. Si divulga l'immagine, i media americani scattano come furie, l'autore dello scatto viene sanzionato, allontanato dal servizio operativo e, in attesa che passi la giusta costernazione collettiva per l'efferato delitto, si attende che le acque si calmino per invalidare le prove e chiedere l'estradizione. Pochi mesi e dei due sciagurati assassini non rimarrà che il cadavere del povero carabiniere. 
Arriveranno gli avvocatoni statunitensi, i fori amerigani già scalpitano, e si porteranno a casa questi bambocci intrisi di droghe, figli di riccastri potenti quanto basta per annullare giustizia e decoro. La penso così, spero di sbagliarmi; il tempo al solito ci dirà quanto spessore avrà la nostra dignità e conseguentemente quanto sarà giusta la pena per quei due idioti senza alcun segno di umanità. 

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