In questa cloaca irta e pregna di nefandezze, errori epocali, grettezze, improvvisazioni, capovolgimenti della ragione al punto che gli antichi padri riposanti all'ombra dei salici staran pensando seriamente al cambio di nazionalità, dove un ministro palesemente bugiardo, smascherato dal suo Premier in qualsiasi altro paese si sarebbe già dimesso e, fosse stato nipponico, avrebbe pure pensato al lavacro dell'harakiri, dove un bibitaro assurto a capo politico di un movimento agisce e cogita inversamente proporzionalmente alla buona politica, in questo marasma di sciatterie per fortuna ecco apparire colei che per investitura dell'Olimpo da sempre appare a moltissimi come la materializzazione dell'inettitudine:
Non ci fosse occorrerebbe inventare un facsimile, un qualcosa da rimirare per conservare speranza di risollevarsi visto che il peggio, il fondo del barile è ben decifrabile guardando appunto verso l'esempio di cui sopra.
Nel pieno di questo marasma colei che aveva promesso di lasciare ogni carica ed impegno politico in caso di sconfitta referendaria, poi nettamente realizzatasi, ha trovato tempo, coraggio e ardimento per concedere un'intervista al padre di tutti i giornaloni, la sempre riverente Repubblica.
Ci ha concesso quindi uno squarcio d'ilare rilassatezza, un coacervo di pulsioni tendenti ad assopire lo sconcerto per l'attuale realtà, un approdo significativo per continuare ad allontanarsi da quella politica da lei profumatamente prodotta e da cui ogni persona sana e saggia dovrebbe star lontano anni luce.
Alcuni squarci di questa illuminante intervista:
I renziani hanno paura di non essere rieletti?
«Figuriamoci. Se diciamo che bisogna andare al voto! Ricordo che noi siamo
quelli che hanno vinto nei collegi uninominali».
Dai Bella Etruriana! D'accordo che siamo allocchi, ma come dimenticare che il mentore ti ha collocato sul piedistallo più alto in cinque collegi blindatissimi, escluso quello di Arezzo, tua città natale, per cause chiare, visto che se ti fossi presentata pure lì avresti raccattato si e no una dozzina di preferenze!
Però la tattica del popcorn voluta da Renzi all’indomani delle politiche -
ovvero di stare a guardare e non avviare alcun dialogo con i grillini ha avuto
come risultato il sodalizio di governo. Lei fa autocritica?
«Per cosa dovremmo fare autocritica? Per non aver votato la fiducia a
ministri come Toninelli e Di Maio? Dopo un anno di governo, il M5s ha
perso 6 milioni di voti, mostrando tutte le proprie contraddizioni. E questo si
deve alla nostra scelta di non allearci con loro: Renzi andrebbe ringraziato,
non criticato. Sono orgogliosa che il Pd abbia rinunciato a qualche ministero,
ma abbiamo tenuto la barra diritta sui nostri valori, molto diversi da quelli
dei 5Stelle».
Ma abbiamo tenuto la barra diritta sui nostri valori... credo che sia inutile proseguire. Grazie o Altissima!
Su Moscopoli, Conte riferirà in Senato. Salvini no. Come si fa a
convincerlo a rispettare il Parlamento?
«Salvini non ha alcun rispetto per il Parlamento ma prima di tutto per
i cittadini. Continuo a pensare che andasse chiamato in aula presentando una
mozione di sfiducia: così sarebbe stato costretto a venire alla Camera. E a
parlare. Ho avanzato la proposta della sfiducia alla riunione di gruppo, così
come molti altri. Il segretario ha fatto poi sapere di non essere d’accordo e
per rispetto del suo ruolo non abbiamo presentato la mozione. Dopodiché non mi
risulta che sia stato abolito il diritto a pensare, almeno dentro al Pd. Noi
non siamo la Casaleggio».
Grazie, grazie per queste perle! Come dice Serenissima? Salvini sarebbe costretto a venire alla Camera e a parlare?
Certo, è vero. Mi ricordo però quando Lei andò a parlare sulla triste vicenda etruriana dichiarando di non aver mai interferito sulla questione dall'alto della sua carica. Se mi permette, successivamente, i fatti raccontati da De Bortoli, non le hanno dato pienamente ragione. Con questo non voglio assolutamente sbugiardarla, ci mancherebbe!
Cosa la preoccupa di più dell’ azione di questo governo?
«Difficile una graduatoria: mentono agli italiani su questioni come Ilva e
Tap, gestiscono da incompetenti le scelte sull’economia, licenziano con
arroganza chi non la pensa come loro e piazzano i loro amici ovunque, perfino
alla presidenza della Rai. Il vero dramma però non sono i buchi che lasceranno
nel Bilancio, ma le lacerazioni provocate nel tessuto sociale».
Qui siamo alla Cima Coppi! L'Ilva che durante l'Era del Ballismo continuò a spargere veleni ed in nome dell'occupazione vennero abbattuti antichi convincimenti su salute, dignità sociale e benessere collettivo. Dove vennero pure elargiti dei pass che permisero agli allora capoccioni di ammorbare l'ambiente senza incorrere nelle giuste pene.
E il cammeo Rai, il nettare di tutta l'intervista!!!! Dice l'Illuminata che la coalizione al potere sta piazzando i loro amici ovunque, perfino alla presidenza della Rai! Standing ovation!!! Ma Signora, non si ricorda che durante il Ballismo piazzaste amici e proni ovunque, su tutte le reti, mandando a casa professionisti scomodi, Giannini, Floris? Non si ricorda l'Anzaldi che tuonava ogni qualvolta una virgola s'ergeva contro le gesta del suo Ebetino?
Grande MEB! Insuperabile!
E se Renzi decidesse la scissione lei cosa farebbe?
«Renzi fa opposizione in Parlamento, formazione tra i ragazzi, gira per il
mondo. Mi sembra che stia pensando a tutto tranne che alla scissione.
Certo però che non appoggeremo un governo con i 5Stelle».
Fantastico pure il finale: il Giullare che fa opposizione, forma i ragazzi e gira il mondo è da libro Cuore!
Il mistero è in quale veste chiamino un egoriferito di tale portata? Per misurare a quanti bar può arrivare il gonfiore della pienezza di sé? Per divertimento? Per constatare di persona il grado di ballismo emanato da un umano?
Misteri. Comunque lo ribadisco: per fortuna che ogni tanto riappare la Lasciante il Potere Mancata. Tutto sembra più roseo e riparabile.
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