Diennea, dna: non si può modificarlo, è il caposaldo, la struttura di ogni cosa, anche di un partito, di un movimento. Ci aveva già tentato un Ebetino trasformando il partito storico di sinistra in una succursale di Confindustria, abbattendo capisaldi quali l’articolo 18 e la dignità del lavoro, con risultati sotto gli occhi di tutti, un’attuale accozzaglia senza dna, senza nerbo ed obbiettivi. Dar via libera alla gigantesca torta chiamata Tav, come ha fatto ieri il presidente Conte, significa modificare il dna del M5S, il quale per colpa del Bibitaro si è spogliato totalmente dei propri cammei, delle proprie diversità, eccezion fatta per la più importante, l’onestà.
In questi tempi dove un Cazzaro sfrutta qualsiasi cosa pur di distogliere gli allocchi dalle presunte malefatte, ieri ad esempio si è recato a Bibbiano assieme a dati falsi per sfruttare fatti che richiederebbero decenza, rispetto e rigore di logica, ed oggi non si farà vedere al Senato dove si discuterà sul gravissimo fattaccio russo; in questi tempi dove un onnivoro finalmente spedito in galera sconta appena 5 dei 70 mesi inflittigli, finendo per apparire martire e devoto, per poi essere spedito agli aurei domiciliari, in questi tempi appunto quello che mai si dovrebbe fare è smarrire la propria identità, il dna appunto. Ed invece scopriamo che al solito tutto, anche la dignità, può essere commercializzato nel per rimanere sulla solita e dorata poltrona, come hanno fatto e faranno sempre i cosiddetti altri. Se tutto verrà confermato non resteranno che macerie e pochi, pochissimi voti. Nemmeno il mio.
Nessun commento:
Posta un commento