lunedì 21 gennaio 2019

Meditando


Ora che sono a contatto con medicine ed intoppi gastrodigestivi, di mio padre, ragiono e mi soffermo sulla complessità del nostro corpo, di come cioè, ad esempio, la bile venga introdotta per digerire, proprio lei, la sua unicità, il suo componimento chimico; come cioè si sia formata, chi l'abbia pensata, chi nei millenni ha indotto la sua formazione, la sua utilità. Pensateci, soffermatevi su quanto vi dico ora: sarà stata l'evoluzione o chi per essa, ma è misterioso, affascinante pensare che l'occorrente per ogni azione corporea soddisfi le esigenze oggettive dell'organo stesso. Come quando riparando un tubo dell'acqua t'accorgi, cogitandoci sopra, che sia necessaria la stoppa, o il silicone, così nel nostro meraviglioso e complesso corpo, qualcuno si è ingegnato di far affluire la bile nel duodeno per digerire ed assorbire grassi. La scintilla della vita è scoccata milioni di anni fa e da ectoplasmi senza alcunché si è formato, in quasi tutti i vertebrati, progettato ed innestato questo componente preso a simbolo della mirabolante architettura delle specie. Pindaricamente, filosoficamente se ci innalzassimo con la nostra miserrima cervice sulle vette del pensiero, riusciremmo a captare, avvertire un rivolo, un soffio, uno squarcio meditativo inducente ad accarezzare questa incredibile sinapsi: a richiesta dettata dall'evoluzione, qualcuno, qualcosa d'immateriale, soddisfa l'aggiornamento, il miglioramento, il 2.0 di mamma Natura. E' incredibile arrivare a captare ciò! E' dato di fatto che il miglioramento, l'innesco di novità, l'aggiustamento si sia verificato. Siamo difronte ad un progetto, validante la meraviglia del Creato. Ripeto: il cibo entra nell'intestino e scatta l'inserimento della bile: un prodotto specifico, quindi pensato, valutato, soppesato. E ho detto bile ma potrei dire tantissimi altri composti per l'economia del nostro corpo. Un sofisticatissimo, ingegnoso compendio di norme, leggi, composti chimici atto a soddisfare al meglio la sua esistenza, il suo andare per il pianeta, fino a quando la caducità, essenziale per alimentarne meraviglia e rapida azione, corromperà il tutto per ritrasformare il fantastico agglomerato in altri componenti dell'intero sistema, retto da leggi granitiche, immutabili, eterne, ad uso e consumo della nostra essenziale, ontologica ed innata meraviglia sfociante nello stupore di essere. 

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