L’argomento non è certamente natalizio, né pre pranzo. Diciamo che trattasi di divulgazione scientifica. Campo minato ed irto di trappole. Il mio rapporto con la defecatio è da sempre improntato sulla tempestività, sia nel preludio, preannunciato da segnali inequivocabili, compressione, roboate lontane come il temporale in avvicinamento, nervosismo e, se sono fuori casa, ricerca spasmodica di soluzioni, a volte comiche. Non ho mai stazionato per lunghi tempi sulla tazza, per via della suddetta frettolosità e, salvo rare eccezioni, la post defecatio risulta quasi sempre poco appagante. Ma leggendo il libro della dott.ssa Di Fazio -Mangiar bene per sconfiggere il male - ho messo in pratica un suo consiglio che, al momento mi ha fatto riscoprire la magnificenza di una sana seduta, arrivando anche ad apprezzare il celeberrimo “buco-fondo tazza” inducente quasi ad apporre un fiocco colorato alla porta del bagno, visto le dimensioni. Il consiglio? Un semplice mezzo bicchiere di acqua tiepida con spremuto dentro mezzo limone da bere alla mattina, appena sveglio a stomaco vuoto, che potrebbe far pensare ad un topico momento d’acidità, in realtà un fattore alcalizzante. Provatelo! E buona seduta!
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