venerdì 14 dicembre 2018

Questa si che è una notizia!




Ho nitrito sguaiatamente alla notizia dell’apertura del sito della Gelmini, il Blog di Stella, di cui sarò appassionato lettore, entusiasta oltremodo per cotanta manna piovuta dal cielo, che credo mi porterà a chiudere nel cassetto amati film dei fratelli Marx e di Stanlio e Ollio. Avrei tantissime altre cose da dire, ma preferisco lasciare la parola a Madame Daniela Ranieri, il top per questa tipologia di critica, feroce ma inappuntabile.

venerdì 14/12/2018
Forza Giovani, il blog di Stella vi salverà

di Daniela Ranieri

Tragedie come quella della discoteca di Corinaldo o della morte di Desirée, per dire, difficilmente sarebbero accadute se questo strumento fosse esistito prima. Ma da oggi si cambia musica: il disagio giovanile, il cyberbullismo e i “suicidi o i giochi mortali” dovranno vedersela con il Blog di Stella, da non confondersi col Blog delle Stelle (o magari sì, hai visto mai qualcuno si sbaglia e porta clic), il nuovissimo sito web ideato da Mariastella Gelmini.

La già incredibilmente ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca (che tanto hanno beneficiato del suo passaggio), convinta di avere ancora molto da dare alla politica, indossa la cyber-tuta dell’eroina digitale e inaugura “un filo diretto coi cittadini”, un po’ posta del cuore un po’ piattaforma Rousseau, per trasformare le proposte dei cittadini in disegni di legge.

Eccola accanto a un albero di Natale in un angolo del suo studio alla Camera, per abbondanza di simboli di civiltà cristiana sorvegliato anche da un crocifisso appeso tra le bandiere italiana e europea nel ruolo inevitabile dei due ladroni. In camicia di satin, la deputata che è l’esatto incrocio somatico e politico tra Tina Anselmi e Silvia Toffanin ringrazia Gilda, Vittorio, Gianni, per dirne tre di chissà quante migliaia, per averle mandato proposte sul sostegno ai disabili. I quali disabili vivrebbero certo meglio se solo Forza Italia fosse mai stata al governo. Donna Stella ha capito che il problema è l’educazione, concetto che gli ex allevatori di cervelli spappolati della generazione Fininvest vedevano come fumo negli occhi fino a qualche tempo fa, quando blateravano di “rivoluzione liberale” contro lo “Stato ortopedico” che metteva bocca su tutto. Fa nulla: da oggi “l’adolescente digitale” (sic) sarà tutelato dall’agguerritissimo blog.

Non rinfacceremo alla Gelmini la convinzione condivisa col suo ufficio stampa che da Ginevra al Gran Sasso corra un tunnel sotterraneo, presumibilmente scavato dalle talpe, in cui viaggiano neutrini: sarebbe come dire che questa è la cosa peggiore che ha fatto durante i suoi due mandati.

E in confronto alla non scolarizzata Fedeli la Gelmini è Rita Levi Montalcini; almeno si batte per il “divieto di utilizzazione di telefoni mobili nelle scuole”, che invece la ministra renziana, forse in ciò indotta dalla chiara dipendenza compulsiva del suo dante causa, sosteneva con demenziale entusiasmo. La Gelmini è inflessibile: “Questo rapporto malato con il cellulare da parte dei giovani… Questa dipendenza richiama altre forme di dipendenza… in quanto sussiste un’interferenza nella produzione della dopamina, il neurotrasmettitore che regola il meccanismo della ricompensa”. Giusto, brava, ben detto. E quale migliore idea per allontanare i giovani dalla rete che aprire un blog? Notevoli le sezioni Buone notizie, tra le quali non compaiono i sondaggi che vedono FI intorno al 9%, e Media, dove è possibile rivedere, nel caso ve la foste persa, l’ospitata della Gelmini da Barbara D’Urso, dove per oratoria e contenuti si fatica a distinguere la statista dalla nuora di Berlusconi conduttrice di Verissimo.

Ma va così, ogni tanto sotto elezioni quelli di FI si innamorano e si mettono in testa di proteggere qualche incolpevole categoria: gli animali da compagnia, gli anziani con relative dentiere, adesso pure i minorenni, che per la verità Berlusconi ha sempre amato. Tralasciando qualche inevitabile ricaduta nell’aziendalismo Mediaset (“criticità”, “rimboccarsi le maniche”, “questo è il Paese in cui credo”), si può considerare il Blog di Stella un esempio edificante di ravvedimento in età adulta: finita giovanissima nel giro di Arcore e fatta ministra in un governo capeggiato da un delinquente frodatore dello Stato e ora pure indagato per le stragi di mafia, Stella si mette al servizio della comunità per trasmettere i valori della “cittadinanza responsabile” a questa gioventù bruciata.

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