Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
giovedì 31 agosto 2017
Arzigogolato snob
E' stato per decenni un componente in pectore della truppa di Amici Miei, non stonando per nulla vicino al conte Mascetti, al Melandri, al Sassaroli, al Necchi, vista l'innata virtù di supercazzolare come forse nessuno in circolazione. Discorsi attorno al nulla accompagnati da una garrulità senza pari, affascinante e, si scoprì in seguito, recitata alla grande.
Arrivarono addirittura ad etichettarlo con il nome per lui improvvido di Subcomandante e gli ignari astanti che pendevano dalle sue labbra, tornavano molto spesso a casa storditi, spossati, indecisi sul da farsi, ovvero se accettare senza remore di non averci capito una mazza o, in pochi esempi, di continuare a seguire l'ideale chimera simile a coloro che cercano di convincere ad invaghirti delle catene danarose che alla fine inchiappettano sempre gli ultimi, come nel suo caso, perché sui lavoratori questo pensionato dorato ha costruito le proprie fortune.
Recentemente è andato a farsi adulare alla grande fiera dell'affarismo mascherata sotto il nome di Meeting dell'amicizia, a Rimini, convincendo gli astanti, che si sono fatti sempre convincere da qualunque potente nelle più svariate forme, con citazioni di Papa Francesco, Dossetti e il padrone di casa don Carron, risplendendo agli occhi degli adoratori di dei capitalistici allorché ha testualmente asserito che "la sinistra si è disfatta mentre CL no!" dimenticandosi il supercazzolaro benestante il fatto che se la sinistra si è realmente disgregata lo deve proprio a personaggi come lui, maschere carnevalesche incitanti all'uguaglianza e nel sottobosco dedite all'accantonamento di monili per il proprio tornaconto, memori delle parole tramandate dai lontani anni di lotta quando, tra il serio e faceto, si rideva all'ombra di "compagno, tu lavori e io magno!"
Ed ha fatto proprio così questo simbolo del fancazzismo tinto di un rosso sbiadito ed opaco! Prima agguantando pensione e liquidazione principesca per il periodo in cui era Presidente della Camera dei Deputati e, in seguito, presenziando a feste, festicciole, festini, tra duchi neri modaioli e alberi di natale semoventi ed ingioiellati più della Madonna del Grisallo.
Autentico sacerdote dello Snobismo più ortodosso, grazie al suo arzigogolare alla Luna, ha innescato un meccanismo di portata storica che ha degenerato idee che si credevano salde e granitiche, sfociate invece in un intellighenzia tra le più becere di commedianti fini a se stessi, procacciatori di consenso tra gli ultimi per acquisizione personale di potere e privilegi, mascherati sotto sentimenti per molti ahimè modelli di vita, usurpanti valori conquistati a caro prezzo e gettati alle ortiche da squallidi correi melliflui, artisti della degenerazione politica attualmente sotto gli occhi di tutti, allorché assistiamo a malefici abbracci senza nessun senso storico tra, ad esempio, il Bomba e Confindustria, il PD ed il Pregiudicato al quale, negli anni dell'Era del Puttanesimo, sembrerebbe che la nazione abbia devoluto più di un miliardo di euro, per il bene delle sue azienda naturalmente!
Infarcito di spocchia intellettuale, questo azzeccagarbugli rossastro, ha perciò definitivamente affossato ogni speranza di equità, lasciando sul campo parole scialbe ed inconcludenti, ricordanti i documenti delle assemblee CEI del politico Ruini e della Madamina Bagnasco, per un rafforzamento di casta, per l'arsura innata di godere di privilegi lontani anni luce da quello che un tempo chiamavamo, tra ilarità e sconcerto, lotta di classe.
mercoledì 30 agosto 2017
Lor signori
Lor signori da quasi un mese sembrerebbero essere evaporati, disciolti, volatilizzati. Eppure in qualche sperduto angolo del globo il loro respiro si dovrebbe percepire. Hanno staccato la spina, così si dice, per rigenerarsi da una stagione dura, quasi lacrimevole, tanto è stato lo sforzo per rimanere a galla.
Gli abbiamo nuovamente elargito diciottomila euro cadauno e lor signori son partiti per località amene e, soprattutto, segrete.
Hanno viaggiato gratis, perché a lor signori noi non facciamo mancare nulla, avranno certamente non centellinato le chiamate ad amici e parenti, visto che anche il cellulare non lo devono pagare.
Lor signori tra non molto torneranno a Roma, per una nuova avventura politica, per una agguerrita preparazione di una campagna elettorale oramai prossima che potrebbe relegarli verso l'uscita eterna dal luogo che più di ogni altro, rappresenta la futilità, l'inutilità della rappresentanza politica, non per concetto, ma per come viene interpretata da lor signori: una squallida ed incessante ricerca di affarismi, d'intrallazzi per una cementificazione incessante della loro nobilissima casta.
Nei giorni estivi lontani dal politichese, lor signori avranno letto, discusso e progettato al fine di ricercare una riconferma del loro mandato, omettendo di intrufolarsi certamente nei problemi sociali che attanagliano il settanta per cento della popolazione.
Quando lor signori si risiederanno nei soffici scranni parlamentari, le scadenze costituzionali diverranno impellenti e di conseguenza essi s'attiveranno per risolvere in un'ottica elettorale, sfanculando principi di solidarietà umana che mal s'accompagnano con i tour elettorali ove regneranno, come da copione ultradecennale, epiche promesse, smargiassate senza decenza, bugie da Guinness nelle quali noi, poveri utilizzatori di un paio di settimane di ferie immersi nelle cloache che per vezzo chiamiamo bagnasciuga, cadremo al solito convinti che quel oratore sia una persona per bene e che ometta di dire baggianate.
Comunque per ogni evenienza lor signori son preparati anche a distogliere l'attenzione su grane probabilmente pericolose per il proseguimento della loro nobile attività; in questo caso vedrete che lor signori, abbronzati e lucidi, faranno emergere risse, insulti, cagnare, insomma, dita che noi osserveremo incuriositi, omettendo come sempre di non guardare la Luna, tra l'altro questo un satellite molto ricercato da lor signori quale prossima località amena in cui trascorrere le sospirate e, lautamente da noi pagate, vacanze.
martedì 29 agosto 2017
Adeguatezza
Semplice! Con i tacchi a spillo no? E per di più con un coniglio in testa a tuo marito!
Mah!
Fobie acquirenti
Il supermercato non è il luna park immaginato da bimbo, dove tutto luccica e può essere acquistato; non la carbonella se non hai da far la brace, neppure il gelato se non ti precipiti a casa entro un quarto d’ora, evitando di replicare quella scena pietosa in cui quando acquistasti una confezione di sei coni al cioccolato, confidando nella busta termica, andasti a cercare camice per poi, al ritorno, trovarti uno squagliamento generale tipico degli alfaniani in preda al timore di non poter ritornare ad arraffare nella prossima legislatura, una distesa di attrezzi per riproduzione di ottuagenari piangenti e maledicenti il destino che li aveva riposti nel tuo carrello.
Quando entri in un centro commerciale devi partire da un presupposto: cercheranno di appiopparti più cianfrusaglie possibili!
Elezioni
lunedì 28 agosto 2017
Nel contatto
Ieri sera mentre stavo accompagnando mia moglie al treno alla stazione di S.Stefano Magra, un giovane di colore mi si è avvicinato chiedendomi se sapevo a che ora partisse il primo treno per La Spezia. L'ho portato vicino al visore riepilogante le partenze e gli ho comunicato che il primo treno per La Spezia era previsto alle 22:38. Erano le 20:20 e la faccia quasi disperata del ragazzo mi ha subitaneamente portato ad offrigli un passaggio, subito accettato con gioia.
Parlando in macchina nel breve tragitto mi ha detto di chiamarsi Gabriel e di provenire dalla Costa d'Avorio.
Avrà avuto non più di 25 anni. Gli ho domandato come avesse fatto ad arrivare sin qui e, in quel momento, ho toccato con mano anzi, con il cuore, l'immensa fatica, l'agghiacciante storia simili alle altre migliaia che oramai non fanno più notizia, suscitando sentimenti razzisti in molti di noi.
Il viaggio di Gabriel è durato sei mesi. Ha lasciato casa sua dove viveva con mamma e sorella più piccola, il padre è morto quando lui era piccolo. Ha attraversato il Burkina Faso, la Nigeria e la Libia dentro a furgoni stipati all'inverosimile. In Libia ha atteso per due mesi vivendo in una baracca, senza servizi e patendo la fame. Poi ha intrapreso il viaggio della morte verso una vita pregna di morte, sbarcando a Lampedusa. Ha visto morire tanti suoi compagni di viaggio. Attualmente vive a Carrara e da un anno a questa parte passa le giornate a cercare lavoro. Dice di essere un meccanico e di sperare in ogni momento di trovare un'occupazione che gli permetta di vivere in serenità, progettando anche di formare una famiglia.
Da parte mia gli ho illustrato la fatica che fanno molti giovani italiani nel trovare lavoro e che quindi il suo sforzo sarà esponenzialmente più grande. Ad un certo punto ho quasi chiesto scusa per il clima arroventato che ha trovato in Italia, con quell'idea sempre più avvolgente che scaturisce da un'avversione mediatica trasformante molti locali in razzisti. Non eravamo così Gabriel! gli ho detto. Lui ha annuito, confermando la sensazione mortifera che quotidianamente avverte.
Non siamo mai stati così! Pensa che anche noi in un lontano passato siamo emigrati per cercare la dignità e, memori di quel passato, siamo stati per molto tempo accoglienti.
Ma ora vari elementi contingenti stanno alterando il pensiero comune, svergognando i nostri comuni valori.
Gabriel mi ha guardato mentre scendeva. Mi ha stretto la mano e, per la prima volta da chissà quanto tempo, ha ringraziato per un gesto semplice qual è un passaggio, ma illuminante un pertugio di speranza nel suo cuore, di viaggiatore proveniente dal regno del terrore, alla ricerca della dignità umana.
domenica 27 agosto 2017
Trasformazione
A questo ci hanno portato? Ad identificare dei disperati per invasori, per diversi, gente da abbandonare al proprio destino, certamente mortale. Ma chissenefrega dicono molti, dimenticandosi che sino a qualche decennio fa eravamo noi a girare l'Europa, il mondo con il cappello in mano e in molti casi, alcuni degli avi hanno criminalizzato i luoghi ospitanti con mafie di varie specie. Siamo stati sempre un paese accogliente ma, visto che in Europa ci considerano alla stregua dei pagliacci, abbiamo finito per essere subissati dall'arrivo di povera gente. Che non vorrebbe morire. Se solo mentalmente ci ponessimo nell'idea di dover abbandonare i nostri luoghi, i nostri cari, gli amici e tutto lo storico costruito dall'esistenza, allora potremmo capire cosa significhi per queste persone affrontare il viaggio evitante la morte certa. Ci lasciamo però, al solito, stordire da monologhi di gentaglia messa lì da noi L quale, fingendo e recitando, cavalca il populismo della cacciata per ottenere consenso e conseguentemente vita politica ben remunerata da utilizzare per i propri porci comodi. E ben più vomitevole è l'atteggiamento razzista di forze politiche, da sempre aperte al l'accoglienza, che in vista delle future elezioni muta fascistevolmente la propria visione per il terrore di perdere consensi. Sulla pelle di tante persone attanagliate dai morsi della fame si compie l'ennesima barbarie di questa nazione allo sbando, senza regole, senza freni alla corruttela, senza nessuna morale umanitaria capace di illuminare i troppi stolti vaganti come zombie attorno a noi, urlanti fetecchie simili a "che se ne tornino a casa loro", un tristissimo esempio dell'involuzione culturale di una tristissima nazione quale è oramai la nostra, terra di poeti, santi, navigatori e, purtroppo, razzisti.
Invito illuminante
Sorge un ultimo dubbio: il Nardella sarzanese avrà letto bene il titolo della manifestazione? Non è che, obnubilato dall'eccitazione da Prone, ha omesso la preposizione "della" intendendo quindi il Festival Mente come una convention di tutti i migliori bugiardi terrestri?
sabato 26 agosto 2017
Non li sopporto più!
Ho resistito anche troppo!
Non li sopporto più!
Di chi parlo? Di quella truppa senz'anima che ad ogni evento live, di qualsiasi natura, si priva della bellezza sensoriale del vivo per riprendere con i telefonini ogni attimo.
Concerti, eventi naturali, incontri con personaggi famosi. Guardateli: stanno fermi immobili facendo riprese da decine di minuti per poi, voglio sperare, riguardarseli a casa davanti ad un megaschermo.
E quelli che fotografano i quadri in un museo? Guardate su youtube la ressa di assatanati che scattano e filmano davanti a Monna Lisa!
Non vi sopporto più!
Cerchiamo di ragionare: ma cosa cazzo serve fotografare un quadro se all'uscita ci sono ottime pubblicazioni con immagini patinate?
O riprendere un concerto se te lo puoi rivedere comodamente sul digitale?
Avete notato gli idioti che si preparavano a fotografare l'eclissi negli Stati Uniti?
La foto dell'eclissi! Minchia! Hanno inondato il web con dirette, foto! E poi l'eclissi totale è sempre uguale!!! Se salvo un'immagine di quella del 1999 e dico che è quella del 21 agosto chi può contrariarmi? Che differenza può esserci?
Eppure non lo capiamo! Arriva il Papa ed è un tumulto di flash, di cellulari in aria. Vai ad un concerto rock ed è la stessa cosa.
Mentre ti curi del filmato, la diretta vera, che i tuoi sensi possono gustare appieno ed immagazzinare nella tua memoria fisica, passa e non ti resta che un filmato, come ce ne sono a centinaia!
Speriamo che molti lo comprendano: non è più possibile personalizzare un evento mediaticamente. La cervice è l'arma scatenante l'emozione della presa diretta sensoriale! Rivivendola riaffiorano i sapori, gli odori, le voci del momento!
Forza! Spegnete i cellulari!
venerdì 25 agosto 2017
L'incredibile Plimpton 322
Repubblica web racconta che ricercatori australiani hanno finalmente decifrato la tavoletta Plimpton 322, un manufatto di 3700 anni fa originaria dell'antica città sumera di Larsa, ed è datata tra il 1822 e il 1762 a.c.
Dopo cento anni dal suo ritrovamento quindi, è stata completata la sequenza che ha permesso di stabile che non fu l'astronomo greco Ipparco ad inventare la trigonometria, bensì i babilonesi 1000 anni prima!
Guarda l'articolo di Repubblica
Ma l'incredibile è un altro aspetto: è tanto ben fatta questa tavoletta millenaria che studia la trigonometria non basandosi su angoli e cerchi ma su rapporti, che si pensa di usarla nei sistemi di grafica digitale.
Dopo 3700 anni quindi, la tecnologia odierna cercherà di basarsi su quelle impostazioni.
Cose fantascientifiche, stupefacenti, quasi quasi tendenti a farci non più dubitare su teorie in apparenza tanto astruse da essere equiparate agli sberleffi. Una di queste ad esempio sostiene che gli alieni sbarcati sulla terra avviarono i processi mentali per far sviluppare l'ingegno umano.
Credo ancora che siano baggianate. Però...
Sto bene?
Ridere o ...
giovedì 24 agosto 2017
A proposito di Meeting
Articolo
Nell'espressività
Lo conosco da tanti anni quel signore che abita nel mio palazzo, una persona veramente per bene, avanti negli anni, claudicante, sorretto da un bastone, il passo incerto, le gambe provate dal tempo, inarcate quasi a cercar aria per proseguire nel cammino, l'aria spesso assorta, la bocca quasi sempre aperta configurante un'espressione strana, tra il serio ed il faceto, l'arrancare nell'apprendimento, la sordità avanzante, i movimenti moviolati quasi ad annunciar la resa.
L'ho intravisto l'altra sera seduto su una panchina per guadagnar frescura. Parlava con un uomo prossimo al viandante, mal curato, capelli trasandati il quale, mentre transitavo vicino a loro, gli diceva "la morte non deve far paura. Dopo la morte c'è sicuramente un'altra vita!" e il mio condomino ad annuir di testa, con faccia slargata, occhi lucidi e pregni di lacrime pronte ad irrorare il viso, i movimenti acconsenzienti della testa trasmigravano la sensazione di speranza, di arsura di certezza per una continuità di chi, vedendo appassire i giorni, arde nel credere ad un secondo tempo, a detta di molti, migliore del primo.
Vedere quel volto rigato dall'ineluttabilità, dal cedimento di antichi ed ancorati convincimenti, nel crinale sempre più irto e sottile preannunciante una prossima interminabile caduta verso il mistero, osservare il velo degli occhi stanchi, trasognante un abbraccio sperato in millenni da spiriti salubri, udirne il ronzio generato dallo sforzo mentale e corporale per immaginarsi qualcosa di pacificante, di addolcente e ristoratore, per calmare l'ansia del futuro sempre più presente, scatenante la domanda ronzante in ogni uomo: "possibile che tocchi a me?"
Quel viso tendente al positivo ma non scartante paure e tremori, quello sguardo focalizzante ciò che il vissuto obnubila con ogni artificio, a volte squallido, a volte demenziale, che lo stordimento odierno posticipa in un infinito che non esiste, mi gratificano nell'averlo conosciuto, personificazione di me stesso allorché, a Dio piacendo, tasterò l'aria pesante della partenza, l'attimo sensoriale agghiacciante simile all'alzarsi in treno per preparare i bagagli, visto che i sensi staranno confermando l'approssimarsi della stazione d'arrivo. Prometto che penserò a lui, alla sua espressione ricercante l'oasi della consapevolezza di una trasformazione in un vuoto pieno, in un buio spazzato dalla luce, nel mistero iniziato già qui, da questa meravigliosa e tremolante vita.
mercoledì 23 agosto 2017
Al peggio...
Grande articolo!
martedì 22 agosto 2017
In effetti...
Articolo
Sta finendo l'estate
Sembra una frase banale ma i segni che la stagione estiva volga al tramonto non sono atmosferici: come tutti gli anni infatti a Rimini è iniziata una delle più grandi fiere affaristiche italiane, il Meeting dell'Amicizia ciellino. Ieri ha parlato il premier Gentiloni e nei prossimi giorni si succederanno politici, boiardi e capitani d'industria, tutti dediti ad una mercificazione estrema degli affari.
Cercano visibilità soprattutto i primi, i nostri amati politicanti che, fremendo, intravedono l'ennesima corsa elettorale con il solito canovaccio: promesse poco credibili ma alla fine credute, per l'ennesimo giro sulla giostra della casta inamovibile.
Altro segno: sta tornando. Lo sento e lo intuisco dal fremito interiore di misto sdegno e riprovazione. Sta tornando per rifarsi gli affaracci suoi. Il Pregiudicato è nuovamente in ballo, essendo stato sdoganato da tutti noi, incredibilmente con la memoria corta. Vedrete a breve Mediaset intrallazzare con Telecom e Vivendi per un nuovo rilancio mediatico e quindi di potere.
Non vi basta?
Partono le anteprime dei nuovi, uguali da decenni, programmi autunnali che penso, e badate bene non credo alle scie chimiche, strutturati per rimbambirci ulteriormente al fine di lasciare strada libera agli ecomostri travestiti da amministratori delegati in connubio con la pletora di nullafacenti camuffati da politici; grandi fratelli, isole misteriose, il che tempo che fa del plurimilionario Fazio con la lingua più avviluppante del creato, i cuochi sfarzosamente farciti, le serie tv dove il buono è colui che combatte i cattivi che poi identifichiamo con chi arriva disperato in cerca di vita, i tg di stato ripuliti dall'opposizione per stendere il tappeto rosso al Bullo toscano fremente di tornar a schiacciare bottoni. Mi chiedo come potrà mettere in cattiva luce Gentiloni che, silente, sta portando la nave a non cozzare contro gli scogli e gli iceberg posizionati ad arte da chi spasima nel ritorno. Staremo a vedere.
Altro spunto: la stampa prona ha già iniziato a prepararci, come un tempo la nonna ci annunziava a buone parole e con carezze e caramelle, l'arrivo della suppostona. Stanno, con grandi voli pindarici, inculcandoci la prossima manovrina, che si rivelerà una dannatissima scure sui servizi essenziali per molti e, così prevede il copione, verrà celebrata come una grande festa allorché i tromboni annunceranno a squarciagola che le tasse non saranno aumentate, come aver più tickets medicinali da pagare, o le mense scolastiche più care, o la benzina elargita come oro, o la mancanza di assistenza a disabili ed anziani possa essere intravista come la manna piovuta dal cielo.
Fidatevi! L'estate sta finendo...
lunedì 21 agosto 2017
La foto spiegata
Luce sulla foto di Forte dei Marmi. Con tanta tristezza e preoccupazione. Sono tanti. Forse troppi.
domenica 20 agosto 2017
Non può essere vero
Articolo da segnalare
Segnalo una lettera di un lettore, mio amico, sulla polemica sorta sulla triste vicenda dell'eccidio di Stazzema, pubblicata sul sito Città della Spezia
Sono totalmente d'accordo su quanto scritto.
Lettera su eccidio Stazzema
sabato 19 agosto 2017
Qualcosa non torna
No, qualcosa non torna. Da sempre non torna.
Questi poveri idioti che hanno scatenato una strage sono troppo giovani per far quadrare il cerchio.
Dobbiamo necessariamente riaccendere la ragione per darci una spiegazione. Partendo da una certezza: la guerra provoca come sempre spaventosi arricchimenti. Lo sfruttamento di terre, la ricerca di conflitti per lucro, la categorizzazione di buoni e cattivi.
E, soprattutto la mancanza di cultura, di sviluppo, di umanità.
Se giovani come questi buttano la loro vita come spazzatura per un fine religioso apparentemente tanto cretino, la ragione c'impone di domandarci il perché tutto ciò accada e continui ad accadere.
Se conflitti, usurpazioni, assassini di bambini, di inermi provocano odio, occorre chiedersi quale sia la finalità occulta.
Stati Uniti, Russia, Europa provocano da decenni imbarbarimenti e massacri in nome di ideali fittizi e, diabolicamente, girano la frittata inculcandoci l'odio verso quelli che oramai sempre più persone identificano come diversi, alieni.
Siamo responsabili tutti di questi efferati delitti, perché ci facciamo imbambolare dalle notizie distillate ad hoc da briganti attentatori di verità.
Qualcuno ricorda ancora la Siria? Di come il mondo cosiddetto occidentale continui a foraggiare quel bastardo al potere responsabile di crimini verso l'umanità?
E l'Afganistan? E l'Iraq? Ricordate le prove false fornite all'Onu da quell'ubriacone di Bush?
E la corsa ad uccidere Gheddafi scatenata da quel fascistone di Sarkozy?
La ragione impone di ribaltare la situazione: se venissero stranieri a depredarci, a combatterci, radendo al suolo ogni cosa, lasciandoci in balia di mercenari, senza futuro, senza speranza e, per assurdo, qualcuno ci promettesse una nuova vita con tante donne, una festa eterna, come reagiremmo, come ci muoveremmo, cosa penseremmo in merito?
La speranza di una vita dignitosa è ad appannaggio di un terzo della popolazione mondiale. Gli altri due terzi non hanno nessuna convenienza nel continuare a respirare. Gli abbiamo tarpato le ali, gli abbiamo sottomessi, posti nello scantinato. Poi ci gloriamo dei nostri eroi, vedasi il premio Nobel per la Pace Obama, che ha permesso che venissero sganciate 26.172 bombe (fonte il Fatto Quotidiano) su ben sette paese sovrani (Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Somalia e Pakistan) ovvero tre bombe ogni ora che hanno ucciso migliaia di innocenti, come quelli che erano a passeggio sulla Rambla.
Siamo in mano di burattini al servizio di multinazionali belliche smaniose di appioppare nuovi e sofisticati prodotti spezzanti vite inermi.
Siamo in balia di spregevoli energumeni il cui principale obiettivo è quello di non acculturare popoli, rendendo la loro vita fragile e in balia di fedi modificate in opifici di odio, di violenze inaudite.
Non abbiamo un organismo serio e potente che possa frenare queste barbarie. L'Onu è il massimo circo clownesco del mondo, un carrozzone pregno di supercazzole con un valore intrinseco pari a un peto fatto durante un tornado.
Qualcosa non torna in questo momento di dolore e di memoria verso le vittime di Barcellona, come nei giorni delle stragi francesi, belghe, tedesche.
Non difendo nessuno, non cerco di sminuire l'efferatezza di questi gesti ignobili, ci mancherebbe.
Però pretendo ed esigo, in nome della Ragione, di poter chiedermi il perché, da dove esso nasca, come ci abbia portati in queste situazioni inumane e, soprattuto, dove risiedano i veri mandanti, gli approfittatori, gli assetati di potere e denari, di questa era dequalificante ciascuno di noi.