A questo punto sono il primo ad invocare chiarezza,
pronto a disdire l'abbonamento al Fatto Quotidiano in caso di acclarata bugia.
Mi domando infatti ove risieda la Verità, chi tra i media informi e chi,
alterando, svii.
Prendete il titolo di oggi:
può essere una favola, può
risultare panzana la notizia che le banche, alzando i costi dei depositi,
cerchino di rientrare attraverso voci in estratto conto tipo "Parziale
recupero dei contributi versati al neo costituito Fondo nazionale di
risoluzione" come il Banco Popolare pare abbia in mente di fare a fine
mese?
Voglio conoscere la verità e capire perché ad esempio nessuno, dico
nessuno, abbia minimamente pagato per questi miliardi imprestati "alla
cazzo" a società, persone, ritenute in seguito inaffidabili e generanti le
oramai famose "sofferenze", ossia crediti inesigibili, quelli che,
grazie ad amicizie, vengono accompagnati dall'epulona frase "col cazzo che
li rivedi i soldi!", per intenderci.
Stiamo parlando di miliardi di euro,
non di quisquilie. E allora mi devono dire dove sono andate queste somme
immense e perché almeno uno di chi autorizzò i crediti, non sia attualmente in
galera.
E oggi stesso invierò mail ai quotidiani più venduti,
alle reti tv più in voga, allo stesso Campo con l'Orto. Spero mi aiutino in
questa ricerca di verità. Vorrei sapere da loro se il non pubblicare queste
notizie sia dovuta al fatto che le stesse siano baggianate oppure se, per
servilismo... tutto debba tacere.
E' una domanda legittima, ritengo.
Vorrei sapere inoltre novità sul caso Etruria, sul
coinvolgimento del padre del Ministro Boschi, famosa inventrice di eventi di
Stato in America Latina, nella vicenda triste e dannata che ha spolpato
undicimila obbligazionisti mandandoli in rovina.
A proposito: visto che il bacino di voti dei nostri
connazionali all'estero pare essere attorno ai quattro milioni, votanti reali
in genere un 30%, come credere alla farsa della visita istituzionale se a
Buenos Aires la "Sorridente con il nulla attorno" ha concluso una
specie di comizio davanti a mille persone con la frase "E' un referendum
decisivo, potete decidere se cambiare il nostro Paese votando si, o se lasciare
le cose come stanno."?
Insomma credo di aver diritto di conoscere la realtà
dei fatti. Se appurerò che il giornale di Travaglio mente, non lo leggerò più.
Viceversa, continuerò ad usare Repubblica, eccetto la sezione la Domenica, il
Corriere per pulire i vetri di casa.
Siamo in democrazia, giusto?
Sperando che Massimo Fini si sbagli ("la
democrazia continua ad essere un modo sofisticato, accettabile, elegante di
metterlo in culo alla povera gente con il suo consenso.") attendo
chiarimenti in merito, anche se la dichiarazione "Abbiamo fatto un lavoro
importante" del rubicondo ministro Poletti riguardo all'intesa governo -sindacati
sulle pensioni, mi fa presagire nulla di buono per il futuro.
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